Ultimo giorno dell’anno ed eccoci, come costume, a rivisitare l’anno appena trascorso attraverso quelle che riteniamo le notizie che hanno caratterizzato il 2020. Non le uniche, ma quelle che più lo hanno caratterizzato. Diciamo subito che tra di esse non vi è la nomina del nuovo Direttore generale dell’Esa, Joseph Aschbacher a cui vanno le nostre congratulazioni. Non c’è perché avremo occasione di fargli gli auguri di buon lavoro quando sarà, con il prossimo anno, operativo nel prestigioso incarico.
E come è costume non andremo a ritroso, ma rivivremo l’anno dal suo principio.
È gennaio 2020 quando, dopo tre “passeggiate” spaziali, il comandante della Stazione spaziale internazionale, l’astronauta italiano dell’Esa Luca Parmitano, riattiva l’Alpha Magnetic Spectrometer, il rivelatore di particelle AMS-02, frutto di una collaborazione internazionale cui l’Italia partecipa con l’ASI Agenzia Spaziale Italiana e l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La riparazione nell’ambito della missione Esa Beyond che ha preso il via il 20 luglio del 2019 e si è conclusa il 6 febbraio del 2020.
È il 10 febbraio quando affronta il suo viaggio di due anni verso il Sole la sonda dell’Esa Solar Orbiter partita da Cape Canaveral. Si avvicinerà come nessuno ha mai fatto prima alla nostra stella, rivelandoci segreti e informazioni che ci faranno capire il suo comportamento anche in relazione ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta. Questi studi saranno possibili grazie anche al contributo dell’Italia. Fanno parte dei dieci strumenti previsti dalla missione il coronografo Metis realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e con il Cnr, diverse università italiane e istituti di ricerca sparsi in tutto il mondo, la Dpu (Data Processing Unit) di Swa (Solar Wind Analyser) e il software di STIX (Spectrometer/Telescope for Imaging X-rays) rilevatore di raggi X.
Il 9 marzo sono state rilasciate le prime dettagliate immagini del pianeta Terra ottenuto con il primo satellite di seconda generazione della costellazione satellitare Cosmo SkyMed, frutto della collaborazione tra Asi e Ministero della Difesa. Il primo satellite di seconda generazione era stato lanciato il 18 dicembre 2019 dal Centro spaziale di Kourou, in Guyana francese, mentre il secondo sarà lanciato nel 2021.
La costellazione Cosmo Skymed il 30 aprile, ci offre anche la prima foto dallo spazio del ponte di Genova, completato con l’installazione dell’ultima campata avvenuta il 28 aprile.
Nel mese di marzo ha inizio il lockdown dovuto alla pandemia per Covid 19. L’Asi risponde con entusiasmo alla richiesta dell’Ambasciata Usa in Italia di co-organizzare una serie di incontri via web con esperti italiani e statunitensi. From Space to Home ha inizio con l’astronauta italiano dell’Esa Roberto Vittori il 31 marzo e chiude con l’astronauta statunitense Tracy Dyson il 20 giugno.
Ad aprile, il telescopio spaziale Hubble, frutto della collaborazione tra Nasa ed Esa, ha celebrato 30 anni dal suo lancio. Per celebrare l’evento Esa ha realizzato un calendario con 12 gemme nascoste scelte dai followers.
Il 31 maggio ha inizio quella che può essere definita senza alcun dubbio l’era dello spazio privato. In quella data un razzo con uomini a bordo parte alla volta della Stazione spaziale internazionale dal suolo statunitense dopo nove anni. Il vettore è il crew dragon della SpaceX di Elon Musk.
Che fossimo all’alba di una nuova era spaziale era presumibile dall’annuncio della Nasa di inizio mese: nuova “Mission Impossible” per Tom Cruise. Questa volta l’attore statunitense farà ciò che fino a qualche anno fa sarebbe stato considerato davvero impossibile: girare un film direttamente nello spazio, a bordo della Iss.
Una conferma che arriva a giugno con l’annuncio della commessa Axiom per Thales Alenia Space, per la realizzazione di moduli spaziali abitabili per quella che sarà la prima stazione spaziale privata realizzata grazie ad un accordo con la Nasa.
Sempre a giugno il lockdown dà modo ai satelliti di osservazione della Terra, a partire dalle immagini ottenute con i satelliti Sentinel della costellazione europea Copernicus, dell’incidenza antropica sullo stato del pianeta, mettendo a nudo, e questo alla fine è stato un bene, come la fragilità non del pianeta ma del suo equilibrio naturale, dipenda dal comportamento umano.
Già da aprile settimana dopo settimana, i dati provenienti dai satelliti ci avevano mostrato una riduzione delle aree inquinate dopo il lockdown per contenere la diffusione del Covid-19 in tutto il mondo
Tintarella di Marte ha titolato il numero di agosto della rivista Globalscience. Perché luglio è stato il mese marziano per eccellenza. Tre le sonde che hanno iniziato il loro viaggio verso il pianeta rosso in quel mese. L’emiratina Hope, l’esordiente cinese Tianwen-1 e la statunitense veterana Mars 2020. Saranno loro a rendere “frizzante” l’avvio del 2021 già a partire da febbraio con il loro arrivo su Marte.
Se a maggio abbiamo potuto assistere ad un amarcord dal pad 39B di un lanciatore umano americano per lo spazio mancante da 9 anni, ad agosto abbiamo rivissuto gli splashdown delle capsule Apollo, nel Golfo del Messico, con la Crew Dragon che ha riportato a casa sani e salvi gli astronauti Doug Hurley e Bob Behnken dopo la prima missione sulla Iss di SpaceX
Settembre saluta il ritorno allo spazio del vettore europeo a trazione italiana Vega. Prodotto dalla Avio, il vettore nel suo lancio settembrino introduceva una importante innovazione dell’Agenzia spaziale europea, inviando in orbita 53 piccoli satelliti inaugurando il trasporto europeo di cubesat in rideshare con il nuovo sistema SSMS.
Ottobre è il mese del progetto Artemis, la futura base lunare. L’accordo, firmato tra la NASA e i Paesi partner tra cui l’Italia, ha stabilito una serie di principi guida che dovranno essere rispettati nel corso del programma lunare.
Un paio di settimane prima erano stati firmati gli accordi bilaterali tra Stati Uniti e Italia.
Il 2 novembre del 2000, venti anni fa, si apriva per la prima volta il portellone del modulo russo Zvezda. Due cosmonauti e un astronauta facevano ingresso nella Stazione spaziale internazionale. Prendeva vita così il più importante progetto di cooperazione internazionale mai intrapreso dall’uomo: la Stazione spaziale internazionale.
E siamo a dicembre, con un po’ di affollamento, ma soprattutto con la testimonianza che il progresso, almeno in ambito spaziale, è tutt’altro che lento. Il 17 dicembre tornano sulla Terra i campioni lunare della sonda cinese Chang’è 5, partita il 24 novembre, ma soprattutto i campioni di roccia dell’asteroide Ryugu raccolti dalla sonda giapponese Hayabusa 2 dopo un viaggio di andata e ritorno durato 6 anni.
Si chiude qua il nostro excursus. Ovviamente qualcosa mancherà, qualcosa avremo sopravvalutato. Ma queste classifiche non sono oro colato, solo suggerimenti di analisi di quanto avvenuto. Un po’ come i suggerimenti per le serie tv, non necessariamente da vedere, ma almeno da verificare.