Manca sempre meno all’ufficializzazione dell’accordo tra l’Unione Europea e SpaceX per il lancio di quattro satelliti Galileo, il sistema globale di navigazione satellitare europeo. È quanto emerge dalle dichiarazioni di Thierry Breton, Commissario dell’Unione Europea per il Mercato interno, rilasciate alla stampa ieri in occasione dello Space Summit 2023 dell’Agenzia Spaziale Europea, vertice che si è tenuto a Siviglia il 6 e il 7 novembre.
Il politico francese ha infatti affermato che la discussione tra UE e l’azienda di Elon Musk è in fase di finalizzazione e che l’accordo, al momento provvisorio, prevede due lanci con Falcon 9 per aprile e luglio del 2024, ciascuno finalizzato a portare in orbita due satelliti Galileo.

Il contratto di lancio dipende ora solo da un accordo sulla sicurezza per proteggere le tecnologie sensibili sui satelliti. Completato a luglio, questo contratto provvisorio si basa sull’approvazione da parte della Commissione Europea della proposta fatta da Esa di utilizzare il Falcon 9 per il lancio dei satelliti Galileo. Il valore del contratto sarebbe complessivamente di 180 milioni di euro per 4 lanci.

Il contratto non risponde a una vera urgenza, in quanto i nuovi satelliti Galileo andrebbero ad aumentare l’attuale costellazione operativa, fungendo come sostituti in orbita in caso di guasto di altri satelliti gemelli.

L’accordo tra UE e SpaceX per i satelliti Galileo arriva 4 mesi dopo il lancio della missione Euclid di Esa, investigatore della materia ed energia oscura che vede il contributo fondamentale di Asi, Inaf e Infn e che ieri ha rilasciato le sue prime immagini.
Decollata a bordo di un Falcon 9, la missione Euclid ha di fatto aperto la stagione dei lanci affidati a SpaceX, soluzione momentanea individuata dall’Europa in attesa che ripristini completamente le proprie capacità di lancio.
Ariane 5 ha effettuato il suo ultimo volo a luglio, mentre il successore Ariane 6 è tuttora in fase di test a Terra. Dopo l’anomalia riscontrata nella sua seconda missione, il ritorno in volo del Vega C è invece previsto per la fine del 2024. Infine, l’Europa ha perso l’accesso al razzo russo Soyuz, lanciato da Kourou, dopo l’invasione dell’Ucraina lo scorso anno.

Intanto, Esa ha già affidato a SpaceX il lancio con un Falcon 9 di due missioni previste nel 2024: a luglio verrà lanciato il satellite EarthCare, mentre a ottobre partirà la missione Hera, sonda che andrà ad analizzare le conseguenze dell’impatto di Dart sull’asteroide Dymorphos, scontro avvenuto a settembre 2022 sotto gli occhi del nanostallite LiciaCube di Asi.

 

Immagine in evidenza: rappresentazione artistica di un satellite Galileo, il sistema globale di navigazione satellitare europeo. Crediti: Esa/P. Carril