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Il razzo Ariane 6 dell’Esa è partito per la prima volta con un lancio da manuale, rendendo più vicina l’autonomia dell’Europa nell’accesso allo spazio. Il liftoff è avvenuto martedì 9 luglio alle 21 italiane, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese.

Con questo debutto l’Agenzia Spaziale Europea torna in prima linea dopo un anno di fermo dei lanci, a seguito del pensionamento del precedente vettore Ariane 5. Ariane 6 è la versione più recente della serie di lanciatori Ariane, che oltre a sostituire Ariane 5 presenta una progettazione modulare versatile in grado di lanciare missioni dall’orbita bassa terrestre e oltre, verso lo spazio profondo.

Chiamato VA262, il volo inaugurale aveva prima di tutto l’obiettivo – pienamente raggiunto – di dimostrare le capacità tecniche di Ariane 6. Ma il vettore ha trasportato in orbita anche una serie di satelliti ed esperimenti scientifici di diverse agenzie spaziali, aziende, istituti di ricerca, università e giovani professionisti.

Dopo il lancio e la corretta separazione dei booster, il motore Vinci ha portato lo stadio superiore nell’orbita corretta per rilasciare i nanosatelliti e gli esperimenti. Dopo circa un’ora dal decollo, il motore si è riacceso come previsto per aggiustare l’orbita del secondo stadio e rilasciare i satelliti. A quel punto si sarebbe dovuta verificare una terza riaccensione di Vinci, per testare la capacità di deorbitare tutto il secondo stadio, tuffandolo in atmosfera. Quest’ultima fase però non è mai avvenuta, e al momento sono ancora sconosciute le ragioni dell’intoppo – che comunque, fa sapere l’Esa, non influisce sulla buona riuscita del volo.

Ariane 6 avrebbe infatti comunque dimostrato di poter lanciare con successo i suoi carichi utili nello spazio. La possibilità di riavvi multipli del motore Vinci dovrebbe consentire in futuro al lanciatore europeo di rilasciare molteplici ‘passeggeri’ su diverse orbite nel corso dei voli futuri, e deorbitarsi nell’atmosfera terrestre al termine della missione per evitare la produzione di detriti spaziali.

Il prossimo lancio di Ariane 6 è previsto per quest’anno con il primo volo commerciale, con Arianespace come operatore e fornitore di servizi di lancio.

«Il lancio di un razzo completamente nuovo è un evento eccezionale e il successo non è affatto garantito. È un privilegio per me avere assistito al momento storico del decollo riuscito della nuova generazione di lanciatori europei della famiglia Ariane, che ripristina pienamente l’accesso autonomo dell’Europa allo spazio» ha commentato il Direttore Generale dell’ESA Josef Aschbacher.

Guarda il servizio di AsiTv sul lancio di Ariane 6 

Immagine in apertura: il liftoff di Ariane 6. Crediti: Esa – M. Pédoussaut