Le difficoltà riscontrate da Starship di SpaceX potrebbero far ritardare il nostro prossimo passo sulla Luna. Questo traguardo è atteso con Artemis 3, missione che porterà il primo equipaggio sul nostro satellite dopo oltre mezzo secolo e prevista per la fine del 2025.
Per traghettare un equipaggio di due astronauti da e verso la superficie lunare, Artemis 3 utilizzerà un lander lunare derivato dal veicolo Starship di SpaceX. Nasa teme, tuttavia, che la versione lander lunare di Starship non sia pronta per quella data, con il rischio di uno slittamento al 2026.

«C’è molto lavoro da fare prima che Starship sia autorizzata a far atterrare gli astronauti sulla Luna» afferma Jim Free, responsabile del Direttorato di missione per lo sviluppo dei sistemi di esplorazione della Nasa, durante un incontro online del 7 giugno con il National Academies’ Aeronautics and Space Engineering Board e lo Space Studies Board.

Ciò che preoccupa è il numero di lanci che SpaceX dovrà effettuare con Starship affinché la navicella possa essere pronta per Artemis 3.
Ogni missione del lander lunare Starship richiede, infatti, il lancio del lander stesso e di diverse altre navicelle Starship che facciano da ‘cisterna’ per rifornire il lander lunare quando è ancora in orbita terrestre, prima di poter andare sulla Luna.
Precedentemente ad Artemis 3, inoltre, SpaceX dovrà effettuare con Starship un allunaggio dimostrativo senza equipaggio in cui testerà proprio il trasferimento dei fluidi criogenici in orbita terrestre da parte delle navicelle ‘cisterna’.

Per ora i piani di Artemis 3 sono rimasti invariati, anche se il veicolo integrato con la navicella Starship e il razzo SuperHeavy di SpaceX è attualmente in stallo dopo il primo lancio avvenuto lo scorso 20 aprile, e conclusosi 4 minuti dopo il lift off con l’esplosione precauzionale data la mancata separazione tra il primo e il secondo stadio.

L’indagine aperta da Nasa è tuttora in corso e nulla è trapelato, mentre le squadre di terra di SpaceX stanno riparando i danni alla rampa di lancio in Texas e rafforzando le infrastrutture terrestri prima di tentare un secondo lancio di prova con Starship integrata al Super Heavy.
Lo scorso 29 aprile, l’amministratore delegato di SpaceX Elon Musk aveva affermato che il secondo test sarebbe stato realizzato entro un paio di mesi. Una previsione che probabilmente SpaceX non manterrà dati i progressi visibili presso il sito di test Starbase dell’azienda a Boca Chica, in Texas.

Il complicato percorso che dovrà affrontare ora Starship si affianca all’altra difficoltà che potrebbe causare lo slittamento di Artemis 3, ossia i ritardi nello sviluppo dei prototipi della tuta spaziale AxEmu che Axiom Space dovrà fornire per la missione Nasa.

L’agenzia ha assegnato un contratto da 2,9 miliardi di dollari a SpaceX nel 2021 per fornire un veicolo Starship come sistema di atterraggio umano per la missione Artemis 3; inoltre ha stipulato un contratto con SpaceX per un secondo lander Starship per la missione Artemis 4, mentre ha assegnato un contratto a Blue Origin per un lander con equipaggio umano per Artemis 5.

Immagine in evidenza: Rappresentazione artistica della Starship di SpaceX, che porterà i primi astronauti della Nasa sulla superficie della Luna nell’ambito del programma Artemis. Crediti: SpaceX