Due mesi dopo l’avvio dell’addestramento per gli astronauti di Artemis 2, prima missione con equipaggio del programma di esplorazione lunare Artemis, Nasa aggiunge un altro fondamentale tassello verso il nostro ritorno sulla Luna: lo scorso 20 luglio l’agenzia statunitense ha, infatti, testato per la prima volta le fasi di lancio per la missione. Con un lancio previsto non prima di novembre 2024, Artemis 2 porterà l’uomo a sorvolare sulla Luna mezzo secolo dopo l’ultima impresa del programma Apollo.

Artemis 2 avrà una durata di 10 giorni e lancerà i 4 astronauti Nasa a bordo dello Space Launch System (Sls), per effettuare il sorvolo lunare con la navicella Orion, frutto del contributo europeo al programma Nasa e realizzata con il fondamentale apporto italiano.

Queste prime simulazioni sono state condotte all’interno del Launch Control Center del Kennedy Space Center, in Florida, e hanno interessato due momenti cruciali che il team dovrà affrontare nelle ore precedenti al lancio: il caricamento del propellente e il conto alla rovescia terminale.

Per prepararsi al meglio, il team di lancio ha dovuto affrontare problemi e scenari unici di ogni genere, simulati e sottoposti agli esperti Nasa grazie al lavoro del team di addestramento dell’Exploration Ground Systems Program (Egs).

«Ogni simulazione è una piccola storia di fantascienza, ma è una storia che aiuta il team di lancio, la Nasa e il Paese ad avere più successo nelle nostre imprese reali – ha affermato John Apfelbaum, responsabile dell’addestramento alla simulazione dell’Egs – cerchiamo di mettere la squadra di lancio in situazioni a cui non avrebbero mai pensato»

Alle simulazioni non ha preso parte l’equipaggio di Artemis 2, infatti i test integrati tra team di lancio e astronauti sono previsti più a ridosso del lancio della missione. In questa prima simulazione gli esperti Nasa si sono esercitati prima di tutto sul caricamento del propellente, ossia l’idrogeno liquido e l’ossigeno liquido che alimentano il megarazzo Sls. Questa fase di caricamento dei gas liquidi criogenici è molto delicata: inizia circa nove ore prima del decollo per garantire che il team possa caricare lentamente e con attenzione l’idrogeno liquido superfreddo a – 253 gradi C° e l’ossigeno liquido a – 183 gradi C°.
Durante la simulazione, i problemi più comuni che il team di lancio deve risolvere includono perdite di idrogeno, sensori di temperatura errati sui motori o addirittura incendi.

La seconda fatidica fase su cui il team si è esercitata è stata invece la parte finale e più dinamica del conto alla rovescia. Sebbene il contdown inizi in genere 1 ora e 40 prima del lift off, sono gli utlimi 10 minuti a rappresentare il momento più intenso e dinamico del conto alla rovescia. Questo per le tappe critiche che devono verificarsi in un certo ordine prima del decollo.

Nelle future esercitazioni che il team di lancio dovrà affrontare nei prossimi mesi verranno aggiunti anche simulazioni di lanci abortiti e vari eventi di addestramento con l’equipaggio di Artemis II, oltre a ultime esercitazioni integrate con l’equipaggio e con gli altri team di supporto attivi in tutti gli Usa.

 

Immagine in evidenza: un team di ingegneri della Nasa alla console per la prima simulazione di lancio di Artemis II avvenuta il 20 luglio 2023 all’interno del Launch Control Center del Kennedy Space Center in Florida. Crediti: Nasa/Kim Shiflett