La Crew Dragon di SpaceX potrebbe presto non essere più l’unico taxi privato per l’orbita bassa. Ad affiancarlo dovrebbe arrivare la navetta Cst-100 Starliner di Boeing, che sta recuperando terreno e si prepara al suo primo volo con equipaggio.

Rimasta indietro nei test rispetto alla Crew Dragon, quella che nei piani originari della Nasa doveva essere un’opzione alternativa ai viaggi verso la Iss ha invece avuto un’evoluzione alquanto travagliata negli ultimi anni, tra problemi tecnici e ritardi.

Uno scenario che però potrebbe ribaltarsi nel giro di un paio di mesi. È infatti previsto tra metà e fine aprile il debutto di Starliner con astronauti a bordo, secondo quanto riferito dai tecnici di Nasa e Boeing lo scorso 17 febbraio durante una conferenza stampa.

La missione Crew Flight Test (Cft) invierà gli astronauti della Nasa Butch Wilmore e Suni Williams sulla Stazione Spaziale Internazionale per una missione di otto giorni,

Il lancio avverrà da Cape Canaveral, mentre l’atterraggio sarà a White Sands, nel Nuovo Messico. La missione, che segue il successo del volo senza equipaggio verso la Iss dello scorso maggio, è destinata a essere l’ultimo test importante per Starliner, prima che la Nasa certifichi anche il veicolo targato Boeing per le missioni con equipaggio verso l’orbita bassa.

Il semaforo verde al lancio con equipaggio di aprile è arrivato con l’approvazione di una pietra miliare della missione: il rifornimento di carburante di Starliner, previsto a inizio marzo. Operazione che Boeing punta a svolgere entro 60 giorni prima del lancio, in modo da ridurre il rischio che il carburante reagisca con l’umidità ambientale e corroda le valvole del sistema di propulsione della navetta.

«Oggi siamo molto più sicuri delle misure di mitigazione messe in atto con il sistema di spurgo e la sigillatura dei connettori. Questa tecnica è stata utilizzata anche per il volo di prova senza equipaggio Oft-2 dello scorso anno: ha funzionato molto bene in quella prima missione, e una versione migliorata è stata ora sviluppata per il Cft», ha commentato durante la conferenza stampa Mark Nappi, vicepresidente e responsabile del programma Starliner alla Boeing.

Se tutto andrà come previsto, l’unico possibile ostacolo per il debutto di Starliner resta il traffico intenso in orbita bassa previsto nei prossimi mesi. Il lancio della missione Crew-6 di SpaceX è atteso per il 26 febbraio, con arrivo sulla Iss un giorno dopo. Il veicolo della Crew-5 si sgancerà intorno al 5 marzo, mentre la porta di attracco sarà poi utilizzata da una missione Dragon cargo, SpaceX Crs-27, che arriverà intorno al 12 marzo e ripartirà un mese dopo, liberando così lo spazio per la missione Starliner Cft.

Nel frattempo la United Launch Alliance, il cui razzo Atlas 5 lancerà Starliner, si sta preparando per il lancio inaugurale del suo razzo Vulcan Centaur, previsto proprio nello stesso periodo. «Siamo in stretto contatto con la Ula – assicura Nappi – e continuiamo a pensare che la finestra di lancio compresa tra metà e fine aprile sia buona per noi».

 

Immagine in apertura: il veicolo Cst-100 Starliner è stato spostato nella Hazardous Processing Area della Commercial Crew and Cargo Processing Facility al Kennedy Space Center della Nasa in Florida l’8 febbraio 2023, prima delle operazioni di accensione e rifornimento. Crediti: Nasa