Nella corsa allo spazio privato la Boeing sembra aver subito una battuta d’arresto significativa. Dopo il mancato docking con la Iss nel corso dell’ultimo test di volo senza equipaggio della capsula Starliner Cst-100, condotto a dicembre, la Nasa ha iniziato una serie di indagini per comprendere cosa sia andato storto.

La compagnia ha dichiarato che la missione non era andata come previsto a causa di un guasto al timer di uno degli orologi di bordo, che avrebbe indotto il veicolo spaziale a pensare di trovarsi in una fase diversa della missione immediatamente dopo la separazione dal suo veicolo di lancio Atlas 5.

Nel corso di una riunione del comitato per la sicurezza aerospaziale della Nasa è stato individuato un secondo problema che riguarda il software di mappatura delle valvole. Un’anomalia che è stata corretta in volo, ma che in caso contrario avrebbe portato ad un’errata separazione del propulsore comportando seri danni al veicolo spaziale. Per una navetta destinata a trasportare gli esseri umani nello spazio queste anomalie pongono la necessità di un’ampia serie di azioni correttive e test di verifica, anche solo in vista di un altro volo di prova senza equipaggio.

La Boeing ha dichiarato di aver identificato la causa principale che avrebbe portato al guasto del timer e si dice disposta ad investire 410 milioni di dollari per l’aggiunta di un volo di prova senza equipaggio per la sua Starliner Cst-100.  La Nasa deciderà se accettare o rifiutare la proposta del nuovo volo di prova entro la fine di febbraio.

«Dopo l’approvazione del piano da parte della Nasa, saremo in grado di stimare meglio le tempistiche per il completamento di tutte le attività. È ancora troppo presto per fissare le prossime date dei voli», ha dichiarato Jim Chilton, vicepresidente per lo spazio e il lancio alla Boeing.

Un duro colpo per la compagnia poiché questo sarebbe dovuto essere l’anno decisivo del primo test con equipaggio. Diversa è la situazione per SpaceX che dopo aver superato con successo l’ultimo test di volo della sua Crew Dragon sta ultimando, insieme alla Nasa, le ultime verifiche che potrebbero consentire alla navetta di volare con equipaggio nel giro di poche settimane.