L’ultimo countdown prima dell’avvio della missione Artemis 1 potrebbe riprendere a giugno. Si tratta del test cosiddetto wet dress rehearsal, la decisiva ‘prova bagnata’ prima del semaforo verde alla missione, interrotta più volte per problemi tecnici. Tanto che a fine aprile la Nasa aveva deciso di ritirare lo Space Launch System dal Pad 39B.

E così, dopo un viaggio di diverse ore, il razzo più potente mai costruito aveva fatto ritorno al Vehicle Assembly Building (Vab) per manutenzione. Obiettivo principale era risolvere i problemi identificati durante i tre tentativi di ‘prova bagnata’, che riguardavano soprattutto una valvola difettosa nello stadio superiore del razzo e una perdita di idrogeno liquido.

Il test, cominciato l’1 aprile, si è infatti bloccato per motivi di sicurezza a poco più di due ore dalla conclusione per un problema alle ventole che garantiscono la pressurizzazione del vettore. Il countdown del test è ricominciato il 4 aprile, ma anche in questo caso il caricamento del propellente è stato bloccato per un problema a una valvola di controllo dell’elio che ha la funzione di impedire al gas di fuoriuscire dal razzo.

A quel punto la Nasa ha messo momentaneamente in stop la prova bagnata dello Space Launch System per permettere il liftoff di Ax-1, prima missione interamente privata verso la Iss.

Il test è poi ripreso il 12 aprile in una versione modificata: dopo aver analizzato il problema della valvola difettosa, il team della Nasa ha deciso di rifornire di carburante solo lo stadio centrale dell’Sls, e non anche lo stadio superiore. Modifica che però non si è rivelata sufficiente: quando lo stadio centrale era stato riempito al 49%, il team ha scoperto una perdita di idrogeno liquido nella sezione situata alla base del lanciatore. Questo ha provocato il terzo stop al test. Da qui la decisione del rollback (ritiro, appunto) di Sls.

In questi giorni di manutenzione al Vab, il team della Nasa è riuscito a sostituire la valvola di controllo dell’elio dello stadio superiore difettosa. Identificato anche il motivo della perdita di idrogeno liquido, probabilmente legato a un collegamento tra la rampa di lancio mobile e il primo stadio del razzo.

Serviranno ancora ulteriori verifiche, ma se tutto andrà come previsto Sls e Orion potranno far ritorno al Pad 39B del Kennedy Space Center tra qualche settimana, per poi riprendere la wet dress rehersal. Sperando che questa volta si possa superare l’ultimo ostacolo che separa Sls dal suo debutto nello spazio.

 

Immagine in apertura: il rollback dello Space Launch System. Crediti: Nasa/Aubrey Gemignani