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L’agenzia spaziale cinese ha deciso di offrire ai partner internazionali la possibilità di entrare nella missione Tianwen-3. Con un invito formale, in cui sono elencati una serie di requisiti per avviare la collaborazione, la Cnsa sta chiedendo agli operatori del settore di tutto il mondo di lavorare insieme per prelevare e riportare sulla Terra dei campioni di suolo marziano.
Tianwen-3, la cui partenza è prevista per il 2028, è infatti una missione di tipo sample return, finalizzata alla la ricerca di potenziali firme biologiche nella storia presente o passata di Marte, mediante l’analisi approfondita dei campioni raccolti.
Con l’occasione, verranno effettuate ricerche sulla geologia del Pianeta Rosso, sul sottosuolo, sulla struttura interna e sulla fuga atmosferica. Inoltre, si cercherà di comprendere meglio le condizioni di abitabilità che può offrire l’ambiente del marziano, notoriamente ostile.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati, la Cnsa ha previsto l’invio di due distinti moduli robotici da spedire con lanci separati: il primo sarà un orbiter, il secondo un lander. Quest’ultimo atterrerà e preleverà i campioni marziani finché, una volta raggiunta la quantità prevista, lancerà il carico raccolto verso il modulo orbitante, che lo prenderà in custodia e lo riporterà sulla Terra. Il lander, chiamato Zhurong (come il rover cinese che ha esplorato Marte qualche anno fa), avrà in dotazione un radar per la scansione del sottosuolo e un analizzatore speciale chiamato RaFam, che potrà rilevare materiale organico e vari minerali allo stesso modo del modulo Nasa Sherloc, montato sul rover Perseverance. Sull’orbiter cinese verrà invece aggiunto lo strumento Mihi, che mapperà la composizione della superficie marziana attraverso delle scansioni nel medio infrarosso.
La missione prevede anche l’utilizzo di un elicottero e di un robot a sei zampe, per raccogliere i campioni che si trovano lontano dal punto di atterraggio. Al momento però, l’implementazione di entrambi gli strumenti non è stata confermata.
La zona di Marte prevista per l’atterraggio è ancora da stabilire, ma si sa per certo che dovrà trovarsi a circa tre chilometri sotto l’altezza media della superficie, così da sfruttare la densità superiore degli strati più bassi dell’atmosfera per frenare.
Al momento le proposte sul tavolo sono tre: la zona di Amazonis Planitia, quella di Chryse Planitia e la già nota Utopia Planitia. Quest’ultima è il luogo dov’è atterrato nel 2021 il rover Zhurong Tianwen-1, il primo non americano a esplorare Marte, che ha operato in quella regione fino al 30 marzo 2022, per poi cessare ogni attività perché la sabbia aveva coperto i pannelli solari, rendendo impossibile la ricaricare delle batterie.

La Cina ha già varie esperienze di successo nel collezionare campioni, raccolti direttamente su altri corpi celesti per essere studiati nei laboratori terrestri. Tra il 2020 e il 2024, con le missioni Chang’e-5 e Chang’e 6, ha riportato sul nostro pianeta un totale di quattro chili di materiale lunare, due presi dal versante visibile del satellite e due dal lato nascosto. Il prossimo maggio, inoltre, partirà Tianwen-2 , che inizialmente raccoglierà circa cento grammi di campioni dall’asteroide 2016 HO3 (più noto come Kamoʻoalewa) e poi, una volta riportati a Terra, sfrutterà la massa del nostro pianeta per una fionda gravitazionale utile a farle cambiare rotta e spingerla fino alla cometa 311P/Panstarrs, dove potrà eseguire analisi e osservazioni ravvicinate.

Tainwen-3 è la prima missione spaziale in cui la Cina chiede agli operatori stranieri di partecipare attivamente. In cambio della collaborazione non si offre soltanto la condivisione dei dati acquisiti e delle eventuali scoperte che si potrebbero fare, ma anche la possibilità di sfruttare dei preziosissimi venti chili di carico extra (piggyback) per montare i loro strumenti scientifici ed eseguire ricerche, misurazioni ed esperimenti in proprio. Di questi, quindici chili saranno disponibili sull’orbiter, i restanti cinque sono invece sul lander.
Le condizioni sembrano allettanti e permetteranno di unirsi a un’impresa importante, la prima nel suo genere perché nessuno finora ha portato sulla Terra dei campioni di rocce presi su Marte. Il termine ultimo per aderire alla proposta di partnership è il 30 giugno 2025.

 

Nell’immagine l’emisfero nord crescente in una foto scattata dalla fotocamera a media risoluzione durante la missione Tianwen-1.
Crediti: Cnsa/Pec