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Gli astronomi del Mit hanno identificato gli asteroidi più piccoli nella fascia principale, 138 rocce spaziali di varie dimensioni che vanno dalla grandezza di un autobus a quella di uno stadio.

Grazie a questo studio si potrà monitorare il possibile impatto degli asteroidi con la Terra. Infatti sono proprio gli asteroidi più piccoli ad avere maggiori probabilità di sfuggire alla fascia principale degli asteroidi e migrare per avvicinarsi alla Terra.

Con il nuovo metodo individuato dal team di Boston, gli scienziati possono ora individuare asteroidi nella fascia principale piccoli fino a 10 metri di diametro. Fino a oggi si era riusciti a individuare asteroidi con minimo un chilometro di diametro.

«Siamo stati in grado di rilevare oggetti molto piccoli, vicini alla Terra» – afferma l’autore principale dello studio, Artem Burdanov, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’atmosfera e dei pianeti del Mit – «Ora abbiamo un modo per individuare questi piccoli asteroidi quando sono molto più lontani, in modo da poter eseguire un tracciamento orbitale più preciso, che è fondamentale per la difesa planetaria».

Lo studio, pubblicato su Nature, include in qualità di coautori, i professori di scienze planetarie del Mit, Julien de Wit e Richard Binzel, insieme a collaboratori di numerose altre istituzioni.

I ricercatori hanno cercato i piccoli asteroidi, utilizzando i dati del telescopio Webb, che è particolarmente sensibile alla luce infrarossa. Sembrerebbe che gli asteroidi che orbitano nella fascia principale degli asteroidi risultino molto più luminosi se si utilizzano le lunghezze d’onda dell’infrarosso rispetto alle lunghezze d’onda del visibile, e quindi sono molto più facili da rilevare con Webb.

Illustrazione del telescopio Webb che svela una popolazione di piccoli asteroidi nella fascia principale. (Crediti: Ella Maru)Â