Una sola missione di Starship da lanciare preferibilmente entro il 2030, ossia prima che la Stazione Spaziale Internazionale venga dismessa. È la soluzione scelta dall’azienda Starlab Space per portare in orbita terrestre la sua futura stazione spaziale commerciale Starlab.
L’accordo tra le aziende Starlab Space, joint venture di Voyager Space e Airbus Space and Defence, e SpaceX è stato annunciato ieri 31 gennaio. L’intesa prevede, appunto, il lancio della stazione Starlab con un unico volo di Starship, il sistema di trasporto completamente riutilizzabile di SpaceX progettato per trasportare equipaggi e carichi verso l’orbita terrestre, la Luna e Marte.
Pur non essendoci ancora una data ufficiale per il lancio, Starlab Space ha dichiarato che il lancio avverrà prima dello smantellamento della Stazione Spaziale Internazionale.

Quella di Starship è una soluzione obbligata in quanto la progettazione della stazione spaziale commerciale, affidata a Voyager Space, ne prevede il trasporto integrale in orbita in un colpo solo, rendendo così il sistema di SpaceX l’unica opzione percorribile.
Il corpo principale di Starlab, ossia il grande modulo abitativo e di laboratorio a cui ne è collegato uno di servizio più piccolo, ha infatti un diametro di oltre 8 metri, dimensioni che rendono la stazione spaziale impossibile da trasportare integralmente su veicoli diversi da Starship, che siano già in servizio o ancora in fase di sviluppo.

La strategia del singolo volo eliminerà la necessità di assemblaggio in orbita per Starlab, stazione che verrà realizzata a Terra completamente integrata, riducendo così i tempi e i costi di produzione. L’avamposto sarà costruito in acciaio inossidabile, proprio come Starship, sfruttando quindi l’enorme capacità di carico, stimata per l’orbita terrestre bassa fino a 100 tonnellate, del sistema SpaceX per essere trasportato.

Una volta in orbita, Starlab potrà ospitare 4 persone assicurando una presenza umana continua anche dopo la fine della Stazione Spaziale Internazionale. Quando si chiuderà l’ultimo capitolo dell’attuale laboratorio orbitante dipende proprio dagli avanzamenti dei diversi progetti commerciali individuati dalla Nasa, tra cui anche quello di Starlab.

La nuova stazione sarà comunque una garanzia per la presenza commerciale europea in orbita bassa. Questo grazie alla firma di un memorandum d’intesa tra Esa, Airbus e Voyager Space durante lo Space Summit di novembre 2023 tenutosi a Siviglia. Nonostante l’accordo sia stato ufficializzato lo scorso 16 gennaio, la joint venture tra le due aziende per la realizzazione della stazione Starlab era stata, infatti, già annunciata ad agosto dello scorso anno.

Immagine in evidenza: illustrazione artistica che mostra la futura stazione spaziale commerciale Starlab in orbita terrestre. Crediti: Starlab Space