La Nasa ha aperto il portellone di Orion a poco più di un mese dalla conclusione della missione Artemis 1, con l’ammaraggio della navetta al largo delle coste della California.
La capsula ha viaggiato in camion attraverso gli Stati Uniti ed è giunta presso il Kennedy Space Center in Florida lo scorso 30 dicembre. Da allora, i tecnici della Nasa hanno ispezionato Orion e i suoi vari sistemi, valutandone le performance nel corso della missione Artemis 1 durata 26 giorni. Gli ingegneri hanno dedicato particolare attenzione all’ispezione dello scudo termico che, a causa delle elevate temperature sperimentate in fase di rientro, ha subito più sollecitazioni.
Una volta completate le verifiche, si potrà procedere con i primi preparativi per la missione Artemis 2 che dovrebbe portare gli astronauti intorno alla Luna nel 2024. Dopo l’apertura del portellone, i tecnici hanno rimosso i tre manichini e Snoopy, l’indicatore di gravità mascotte non ufficiale della Nasa fin dal 1968. I ‘passeggeri’ di Orion sono stati trasferiti preso i laboratori del Kennedy Space Center per ulteriori controlli.
Nei prossimi giorni i tecnici estrarranno nove scatole avioniche di Orion, che verranno successivamente aggiornate per essere installate a bordo delle prossime missioni. Al loro interno sono presenti le schede di elaborazione video, un ricevitore Gps, quattro antenne del modulo di equipaggio e tre unità di misurazione inerziale. Inoltre, anche il sedile occupato dal manichino Moonikin Campos, il ‘comandante’ della missione di prova, verrà appositamente modificato per il volo di Artemis 2.
Crediti foto: Nasa