Prova inaugurale del sistema Pathfinder sull’isola di Stromboli e nella Riserva Naturale degli Astroni, in un cratere vulcanico dei Campi Flegrei a Napoli. Le aree sono state scelte in base alla loro natura complessa per testare missioni di soccorso.
Pathfinder è un sistema di droni, tutto italiano, in sviluppo dal 2021 grazie all’impulso del Centro di Protezione Civile dell’Università di Firenze e dell’Agenzia Spaziale Europea.
Il gruppo Sistematica, insieme a un consorzio di imprese, guida il progetto per monitorare situazioni di emergenza in rapida evoluzione. Lo scopo è quello di supportare le squadre di soccorso e la protezione civile; accelerare i soccorsi, identificare persone o animali in difficoltà, il tutto attraverso un sistema innovativo di posizionamento, navigazione e sincronizzazione (PNT) che prevede la comunicazione in tempo reale e indipendente rispetto all’attuale standard che utilizza satelliti in orbita terrestre. Il presupposto infatti è che le classiche infrastrutture di comunicazione possano non essere a disposizione durante un disastro.
Pathfinder usa in modo coordinato di droni e rover terrestri, o veicoli acquatici, che seguono una tecnica di posizionamento cooperativo: il drone principale svolge la funzione di ‘pseudo satellite’, di centro di comunicazione, evitando allo stesso tempo potenziali conflitti con il traffico aereo; parallelamente altre unità raccolgono i dati consentendo la pianificazione della missione.
Il progetto Pathfinder è stato selezionato dall’Esa nell’ambito del programma di innovazione e supporto alla navigazione, Navisp.