Mezzo secolo dopo l’ultima missione Apollo (era la numero 17 e partiva l’11 dicembre del 1972) l’umanità si prepara a tornare alla Luna. O meglio, sono loro a farlo: gli astronauti della Nasa Christina Hammock Koch, Reid Wiseman, Victor Glover e l’astronauta della Canadian Space Agency, Jeremy Hansen, che hanno iniziato l’addestramento per l’attesissima missione numero 2 del programma Artemis, che prevede un sorvolo della Luna e la cui partenza è prevista non prima del novembre 2024.

Gli astronauti saranno i primi esseri umani a essere lanciati nello spazio a bordo del megarazzo Space Launch System della Nasa e a viaggiare sulla navicella Orion, contributo europeo al programma Nasa e realizzata con un fondamentale contributo italiano. Entrambi i sistemi sono stati testati con successo durante Artemis 1 l’anno scorso, missione senza equipaggio, con manichini a bordo.

L’addestramento di Artemis 2 durerà circa 18 mesi per una missione di 10 giorni. La preparazione specifica comprenderà la conoscenza del comportamento di Orion e dell’Sls durante il lancio, l’andata e il ritorno dalla Luna, il rientro nell’atmosfera terrestre e l’ammaraggio, soprattutto per quanto riguarda le situazioni di emergenza.

Parte integrante della missione sarà anche la verifica dei sistemi di comunicazione a distanza con il Controllo Missione e le squadre di recupero.

In particolare, Artemis 2 prevede di effettuare una “dimostrazione di operazioni di rendezvous e avvicinamento” nel primo giorno di missione nello spazio. Si tratta di una pratica per verificare come Orion si comporta nell’orbita terrestre bassa prima di spingersi verso la Luna.

Non sono ancora state rilasciate informazioni sugli esperimenti scientifici o sui carichi tecnologici a bordo di Artemis 2. Tali informazioni saranno rese disponibili molto più vicino alla data di lancio.

Supponendo che tutta vada come previsto, la missione Artemis 3 porterà i primi astronauti di questo millennio sulla superficie lunare alla fine del 2025.