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Gli astronauti della Nasa, Butch Wilmore e Suni Williams, giunti sulla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso 5 giugno, torneranno sulla Terra a marzo 2025.

Il ritardo di un mese del loro rientro, annunciato lo scorso 17 dicembre, è dovuto al posticipo della prossima missione di rotazione della Crew-10 di SpaceX, necessario per consentire di completare i lavori sul nuovo veicolo spaziale Crew Dragon.

Dunque i due astronauti giunti nella Iss con la capsula Boeing Starliner, resteranno in orbita complessivamente nove mesi, anziché dieci giorni come previsto inizialmente dalla missione.

Già lo scorso giugno Wilmore e Williams sono stati integrati nella missione SpaceX quando Starliner è stato riportato sulla terra senza di loro a bordo, a causa di problemi di sicurezza riscontrati nel veicolo.

La permanenza prolungata nello spazio non è una novità. Infatti tra il 2015 e il 2016 Scott Kelly rimase a bordo della Iss per 340 giorni e Frank Rubio rimase un anno intero in orbita, a causa di un danno imprevisto nella navicella Soyuz.

I membri della missione Crew-10 di SpaceX sono gli astronauti della Nasa, Anne McClain e Nichole Ayers, l’astronauta della Jaxa, Takuya Onishi e il cosmonauta della Roscomos, Kirill Peskov. Se tutto rimane nei tempi previsti, il lancio del Falcon 9 verso la Iss a fine marzo consentirà alla Crew-9 di tornare sulla Terra all’inizio di aprile, dopo il tipico periodo di sovrapposizione degli equipaggi e il passaggio di consegne alla Crew-10.

Nell’immagine in alto gli astronauti della Crew-9, Butch Wilmore e Suni Williams. (Crediti: Nasa)