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Lo sviluppo di destinazioni commerciali in orbita bassa fa parte del piano della Nasa per aprire la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) a nuove opportunità commerciali e di marketing. Per questo, nel gennaio 2020 l’agenzia statunitense aveva selezionato Axiom Space per fornire almeno un modulo commerciale abitabile da collegare alla Iss, con l’obiettivo di trasformarlo in una piattaforma autonoma prima del pensionamento della stazione spaziale, previsto per il 2030.

Ora, in accordo con la Nasa, Axiom Space ha rivisto il suo piano di assemblaggio per accelerare la realizzazione di una stazione spaziale autonoma, riducendo allo stesso tempo la dipendenza dalla Stazione Spaziale Internazionale.

Il piano originale di Axiom Space prevedeva il lancio e l’aggancio del suo primo modulo, Habitat 1, seguito da altri tre moduli aggiuntivi alla stazione spaziale. Tuttavia, per rendere il processo più rapido ed efficiente, con la nuova sequenza di assemblaggio, il Modulo di carico, energia e controllo termico sarà il primo a essere lanciato verso il laboratorio orbitante. Questo consentirà una partenza già nel 2028 per diventare una stazione spaziale autonoma, la “Stazione Axiom”. Una volta in modalità autonoma, Axiom Space completerà l’assemblaggio aggiungendo il modulo Habitat 1, una camera di decompressione, il modulo Habitat 2 e una Struttura per la ricerca e la produzione.

Con l’avvicinarsi della fine delle operazioni della Iss, la Nasa prevede dunque di passare a un nuovo modello per l’orbita terrestre bassa, continuando a sfruttare i benefici della microgravità.

«La Iss ha fornito una piattaforma scientifica unica nel suo genere per quasi 25 anni», sottolinea Dana Weigel, responsabile del Programma della Iss presso il Johnson Space Center della Nasa. «Mentre ci avviciniamo alla fine della vita operativa della stazione spaziale, è di fondamentale importanza guardare al futuro dell’orbita terrestre bassa e sostenere queste nuove destinazioni per garantire la continuità della presenza della Nasa in microgravità, iniziata con la Stazione Spaziale Internazionale».

 

In apertura: rappresentazione digitale della Stazione Axiom completamente assemblata. Crediti: Axiom Space