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Aria ‘in fuga’ dalla Stazione Spaziale Internazionale, che comincia a mostrare qualche cedimento dovuto all’età e all’ambiente estremo in cui si trova: nel grande laboratorio orbitante, infatti, è stata rilevata una perdita d’aria anche se la Nasa ha comunicato che la situazione è sotto controllo e che il problema si sta riducendo.

La perdita interessa una sezione del modulo russo Zvedza, è stata scoperta nel 2019 ma recentemente, secondo un report emesso dall’ufficio dell’ispettore generale della Nasa, avrebbe avuto un incremento. Zvedza, primo modulo abitabile della Iss, è stato il terzo elemento inviato nello spazio nel processo di assemblaggio della stazione, è stato lanciato il 12 luglio 2000 e si è agganciato al modulo Zarja il 26 luglio.

Nello specifico, la fuoriuscita è stata individuata in un’area di Zvedza chiamata Prk che separa un portello di attracco dall’ambiente principale. Tuttavia, nel corso di un briefing tenutosi prima del lancio della missione Crew-9, la direttrice del programma Iss della Nasa – Robyn Gatens – ha spiegato che recenti lavori di manutenzione hanno ridotto la perdita di circa un terzo.

Il fattore scatenante della fuoriuscita è ancora in fase di studio da parte dei tecnici della Nasa e di Roscosmos, che stanno anche cercando di valutare eventuali conseguenze sulle attività in corso sulla Iss; secondo il report sopra citato, il problema potrebbe essere dovuto ad alcune saldature.

Intanto, gli astronauti che risiedono nella ‘casa cosmica’ tengono chiuso il portello che conduce all’area Prk quando essa non è in uso. Tuttavia, la fuoriuscita viene tenuta sotto stretto controllo per evitare un peggioramento; se si verificasse un’eventualità di questo genere, si rischierebbe la chiusura definitiva dell’area Prk che renderebbe inutilizzabile uno dei portelli di attracco della Stazione.

Questa perdita costituisce una delle tante sfide che la Nasa deve affrontare per mantenere il più possibile in buona ‘salute’ la Iss fino al 2030, anno in cui è stato fissato il termine della sua vita operativa.

In alto: la Stazione Spaziale Internazionale nel 2021 (Crediti: Nasa)