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Prosegue con successo la costruzione dei componenti che costituiranno Gateway, la stazione spaziale cislunare prevista dal programma Artemis.
Lo conferma la Nasa dopo aver visitato nei giorni scorsi gli stabilimenti Thalès Alenia Space di Torino, in cui è stato quasi completato il primo dei due moduli abitativi chiamati Halo (Habitation and Logistics Outpost).

Halo resterà ancora qualche giorno in Italia per essere ultimato, poi a marzo verrà spedito al centro di Northrop Grumman a Gilbert, in Arizona, dove verrà integrato con altri componenti prima di passare alla fase finale di test. Una volta concluse le verifiche, Halo sarà di nuovo trasferito, stavolta al Kennedy Space Center in Florida, per essere assemblato con il Power Propulsion Element.
Questa sarà l’ultima tappa ‘terrestre’ prima della destinazione finale, la Luna, che raggiungerà non prima di dicembre 2027 dopo essere lanciato a bordo di un razzo Falcon Heavy di SpaceX.
Il modulo abitativo e il sistema di propulsione uniti saranno la prima cellula operativa di Gateway, da espandere nel tempo. Resterà in orbita per oltre un anno senza nessuno a bordo, raccogliendo per lo più dati scientifici sulle radiazioni. Nella successiva fase, chiamata ‘Artemis IV’, si passerà all’occupazione umana spedendo in una capsula Orion i primi astronauti che vivranno nella Stazione.

La conoscenza approfondita delle radiazioni sarà quindi la prima attività scientifico-operativa sul campo del programma Artemis e anticiperà l’arrivo degli esseri umani occupandosi sia delle emissioni ionizzanti prodotte dal Sole e del loro impatto sulla magnetosfera terrestre, sia della radiazione proveniente dallo Spazio profondo, come i raggi cosmici galattici. Le informazioni raccolte saranno molto utili  per formulare delle previsioni di meteorologia spaziale più accurate, nonché studiare sistemi sempre più efficaci per la protezione dalle radiazioni degli astronauti.

Halo è solo una delle commesse affidate a Thalès Alenia per la costruzione di parti della stazione spaziale lunare.
Infatti a Torino si sta lavorando anche per realizzare un secondo tipo di modulo abitativo chiamato I-hab, per conto dell’Esa in partnership con l’agenzia spaziale giapponese Jaxa, e al sistema di comunicazione Terra-Luna chiamato Lunar Link Communication System, sempre su commissione di Esa. Quest’ultimo, che Thalès Alenia sta attualmente sottoponendo a vari test e verifiche, è stato prodotto negli stabilimenti di Cannes, in Francia.
Infine, sempre su commissione Esa, Thalès Alenia Space prosegue la realizzazione del Lunar View. Si tratta di un modulo che inizialmente raggiungerà la stazione trasportando carichi utili, una volta attraccato a Gateway verrà invece usato per fornire carburante al sistema di propulsione. Il modulo, inoltre, offrirà agli occupanti una spettacolare visione dello Spazio circostante tramite i suoi grandi finestrini.

Il sistema di propulsione di Gateway è stato affidata alla Maxar Space Systems e, una volta operativo, sarà il motore solare-elettrico più potente realizzato finora. L’assemblamento, i test e i controlli finali dovrebbero concludersi entro l’anno in corso. La Maxar si sta occupando anche dei pannelli solari, che saranno i più grandi, tra quelli girevoli, finora utilizzati nell’esplorazione spaziale.

Tra i partner coinvolti nel Programma Artemis non poteva mancare SpaceX, impegnata su due fronti: il primo consiste nel fornire veicoli per far atterrare gli astronauti sulla Luna, nella fase del programma chiamata Artemis III; il secondo sarà quello di creare un sistema di trasporto affidabile che farà la spola tra il Gateway e il polo sud lunare, sia per trasportare astronauti che per la logistica di supporto. Questa seconda attività è programmata per la fase Artemis IV.

Durante la successiva Artemis V entrerà in azione anche il sistema di atterraggio lunare di Blue Origin denominato Blue Moon. La scelta di aggiungere questo secondo sistema di atterraggio scaturisce dall’esigenza di assicurare sempre fluidità e cadenza regolare alle future attività umane sul nostro satellite.
Altre attività in stato avanzato dei lavori sono il sistema robotico avanzato Canadarm-3, sviluppato dalla canadese Csa e utile per le riparazioni e il controllo della stazione spaziale, e il veicolo lunare Xtv-Xg, attualmente in lavorazione in Giappone per rifornire gli astronauti di batterie, mantenere i sistemi vitali e facilitare la logistica durante le permanenze sul suolo lunare.

Il programma Artemis quindi sta facendo progressi importanti. La stazione spaziale Gateway sarà fondamentale per tutte le operazioni di lunga durata che verranno e le finalità sono quelle di costruire un ‘porto sicuro’ per chiunque decida di operare sulla Luna.
Come da progetto infatti, la stazione spaziale sarà dotata di numerose porte di attracco, pensate proprio per accogliere più navette in transito. Inoltre, all’interno ci saranno spazi dedicati agli astronauti per vivere, lavorare e preparare le discese sulla Luna.
Gateway, infine, non sarà soltanto utile per l’esplorazione e lo sfruttamento del nostro satellite, ma anche per prepararci al meglio sui futuri viaggi su Marte, ad esempio ampliando le conoscenze sui danni da esposizione alle radiazioni oltre il campo magnetico terrestre, sia sugli esseri umani che sulla strumentazione, che rappresentano uno dei problemi più preoccupanti per la lunga permanenza  umana nello Spazio.

 

Foto: Uno dei due moduli abitativi Halo (Habitation and Logistics Outpost), costruito negli stabilimenti della Thales Alenia Space  di Torino. Una volta pronto, verrà spedito negli Stati Uniti per essere ultimato, prima del lancio nello Spazio e il posizionamento in orbita lunare. 
Crediti: Thales Alenia Space