La sonda Peregrine di Astrobotic rischia seriamente di perdere la sua corsa privata verso la Luna a causa di un guasto riscontrato.
Dopo essere decollato ieri a bordo del razzo Vulcan Centaur della United Alliance, il lander lunare ha subìto un’anomalia al sistema di propulsione che sta causando una importante perdita di carburante. Come affermato dal team Astrobotic, l’inconveniente minaccia la capacità del lander di atterrare dolcemente sulla Luna, cancellando così la sua ambizione a diventare il primo veicolo privato ad atterrare sul nostro satellite naturale.
L’allunaggio di Peregrine sul suolo lunare era in teoria previsto per il 23 febbraio.

In una prima nota diffusa sette ore dopo il lancio, Astrobotic ha affermato che, «dopo l’attivazione dei sistemi di propulsione, Peregrine è entrato in uno stato operativo sicuro», concludendo che «si è verificata un’anomalia che ha impedito ad Astrobotic di raggiungere un orientamento stabile verso il Sole».

Il team di Peregrine è quindi riuscito a individuare la causa del problema di puntamento, ossia un’anomalia al sistema di propulsione; in seguito è riuscito a correggere l’orientamento della navicella con una manovra improvvisata, così da permettere al lander di caricare le sue batterie tramite i suoi pannelli solari. Tuttavia, la perdita di propellente riscontrata sarebbe così critica da minacciare la capacità della navicella di atterrare dolcemente sulla Luna.

Nelle note rilasciate successivamente, infatti, il team ha affermato di essere al lavoro per stabilizzare la perdita ma che allo stesso tempo sta «valutando quali profili di missione alternativi possano essere fattibili in questo momento». Nell’ultima dichiarazione del team Astrobotic si afferma che, in base al consumo attuale di carburante, Peregrine sia in grado di «continuare a puntare stabilmente il Sole per altre 40 ore circa».

Questo stravolgimento di programma dimostra come la Luna rimanga una destinazione complicata per il settore privato. L’insuccesso del lander Astobotic arriva, infatti, 9 mesi dopo lo schianto sul suolo lunare della sonda giapponese Hakuto-R, l’ultimo veicolo privato ad aver tentato invano l’allunaggio.

A bordo di Peregrine vi sono un totale di 20 carichi utili, tra cui alcuni strumenti Nasa: un rilevatore di radiazioni e diversi spettrometri, uno dei quali è stato progettato per cercare prove di ghiaccio d’acqua nel sottosuolo.
Il decollo del lander lunare di Astrobotic è avvenuto nell’ambito del programma Commercial Lunar Payload Services (Clps) della Nasa. Il prossimo lander lunare privato che verrà lanciato grazie allo stesso programma sarà Nova-C, costruito dall’azienda Intuitive Machines di Houston.
Il suo decollo è previsto a metà febbraio su un razzo Falcon 9 di SpaceX e l’atterraggio vicino al polo sud della Luna non molto tempo dopo.

Immagine in evidenza: la prima immagine scattata nello spazio da Peregrine. Il disturbo dell’isolamento multistrato documentato dall’immagine è il primo indizio visivo in linea con l’anomalia riscontrata al sistema di propulsione. Crediti: Astrobotic