Manca sempre meno a una delle consegne più importanti per la nostra conoscenza dello spazio. Il 24 settembre è, infatti, previsto l’atterraggio a Terra della capsula di Osiris-Rex, con dentro il campione che la sonda Nasa ha prelevato dall’asteroide Bennu, quasi tre anni fa.
250 grammi di materiale che potrebbero svelare informazioni fondamentali sul Sistema Solare e sulla Terra.
Mentre la sonda affronta la fase conclusiva del suo viaggio di ritorno, cominciato due anni fa, la Nasa ha sperimentato il rientro a Terra della capsula lanciando da un aereo una sua gemella, atterrata poi nella zona di lancio dello Utah Test and Training Range, vicino a Salt Lake City.

Il Deserto Occidentale dello Utah sarà infatti il luogo dove avverrà la consegna vera e propria fra circa quattro settimane. Questo rientro, ultima fase di una maratona spaziale, sarà un momento critico che vedrà la capsula di Osiris-Rex entrare in atmosfera terrestre con una velocità di 45mila km all’ora, atterrando con un paracadute presso lo Utah Test and Training Range.

Una volta localizzata nel sito di atterraggio, la capsula sarà trasportata in una camera bianca temporanea nel poligono militare, dove sarà sottoposta al trattamento iniziale e allo smontaggio in preparazione del viaggio in aereo verso il Johnson Space Center della Nasa a Houston. Qui, il campione sarà documentato, curato e distribuito per l’analisi agli scienziati di tutto il mondo.

I ricercatori studieranno quello che sarà il primo campione americano di asteroide nei prossimi anni per capire come si sono formati il nostro pianeta e il Sistema Solare, nonché l’origine degli elementi organici che potrebbero aver portato alla vita sulla Terra.

 

Immagine in evidenza: un modello di addestramento della capsula di rientro del campione atterra durante ill test di caduta in preparazione al recupero della capsula di rientro del campione dalla missione Osiris-Rex della Nasa. Crediti: Nasa/Keegan Barber