Osiris Rex torna a casa dopo aver dedicato gli ultimi 5 anni e mezzo allo studio e alla raccolta dei campioni dell’asteroide Bennu. Il 10 maggio la sonda ha acceso i motori allontanandosi da Bennu a una velocità di circa i mille chilometri orari. Il viaggio durerà due anni ed è stato pianificato con attenzione, considerando l’allineamento di Bennu con la Terra. Nello specifico la traiettoria di Osiris è determinata dalla forza di gravità solare e l’accensione dei motori sarà necessaria per qualche piccolo aggiustamento.
Nel frattempo il team a terra cecherà di ottimizzare l’uso del carburante in vista di una possibile estensione della missione verso un altro asteroide, ancora in corso di valutazione. Ma Osiris Rex non ha ancora esaurito i suoi compiti: il 24 settembre 2023 dovrà rilasciare il contenitore contenente il materiale prelevato da Bennu. Il sito prescelto è il deserto dello Utah e – se la sonda non dovesse riuscire a completare il rilascio – sarà possibile effettuare un secondo tentativo, due anni dopo. La missione può già essere considerata un successo dato che i risultati ottenuti da Osiris hanno superato le aspettative. Ora non resta che attendere il 2023 per l’analisi dei campioni che dovrebbero fornire informazioni cruciali sugli albori del Sistema Solare.