Nella giornata di ieri, 14 ottobre, Roscosmos ha lanciato con successo la missione Soyuz Ms-17 dalla base di lancio di Bajkonur, in Kazakistan, verso la Stazione spaziale internazionale. In poco più di tre ore la Soyuz si è agganciata alla Iss e poco dopo è sbarcato l’equipaggio, composto da i due cosmonauti, Sergey Ryzhikov e Sergey Kud-Sverchkove, e l’astronauta della Nasa, Kathleen Rubins, che portano a sei il numero di inquilini della Iss.
«È stato stabilito un nuovo record per i voli verso la Stazione Spaziale Internazionale: il tempo totale dal liftoff al docking della Soyuz Ms-17 è stato di tre ore e tre minuti», ha fatto sapere Roscosmos. Prima di questa missone solo la nave cargo Progress aveva utilizzato questa rotta che richiede solamente due orbite prima dell’attracco alla Iss.
Un successo importante per Roscomos vista l’entrata nel panorama dei viaggi spaziali di SpaceX, che ha permesso di rilanciare il volo umano verso lo spazio dal suolo americano. La Russia aveva infatti detenuto il monopolio sulle missioni con equipaggio dal ritiro dello Shuttle nel 2011.
L’astronauta americana, Kathleen Rubins, potrebbe quindi essere l’ultimo rappresentate della Nasa a volare con la Soyuz. Grazie al Commercial Crew Program, un accordo siglato dalla Nasa con le industrie aerospaziali, ha visto la luce una nuova generazione di veicoli spaziali e sistemi di lancio. SpaxeX ha inaugurato con Crew Demo-2 una nuova era del volo spaziale e con la prima missione operativa Crew-1, prevista non prima della metà di novembre, si darà il via a una serie di missioni con cadenza regolare verso la Iss.
Immagine in evidenza: Membri dell’equipaggio della missione Soyuz Ms-17.