I laghi sulla superficie della luna di Saturno Titano, composti da metano, etano e azoto, presentano stratificazioni simili a quelle dei laghi terrestri. 

Tuttavia, mentre sulla Terra questo processo avviene in risposta alle variazioni di temperatura presenti a diverse profondità, su Titano esso si verifica esclusivamente a causa delle particolari interazioni chimiche tra i suoi liquidi superficiali e l’atmosfera. Ad affermarlo è un nuovo studio del Planetary Science Institute Research, basato sui dati della missione Nasa-Esa-Asi Cassini, nell’ambito del Cassini Data Analysis Program.

Sulla Terra, dove il clima è temperato, i laghi si stratificano in estate, quando il Sole riscalda la superficie dell’acqua rendendola meno densa,  creando una sorta di strato di acqua calda che galleggia sull’acqua più fresca sottostante. Questa stratificazione, basata sulla densità, può verificarsi anche sulla luna di Saturno. Tuttavia, su Titano accade a causa della quantità di azoto atmosferico che i liquidi superficiali possono dissolvere.

«I laghi su Titano, più che semplici pozzanghere di gas naturale liquefatto, sono luoghi dinamici che sperimentano processi fisici complessi. Possono stratificarsi, capovolgersi e anche, talvolta, eruttare», ha commentato Jordan Steckloff, autore principale dello studio.

Poiché il metano liquido è meno denso dell’etano liquido, si riteneva che su Titano il metano componesse lo strato superficiale dei laghi. A basse temperature, però, il metano può dissolvere azoto sufficiente da diventare più denso dell’etano. Ed è proprio questo processo che avrebbe guidato la stratificazione di quei laghi che presentano temperature pochi gradi più basse rispetto a quelle tipicamente osservate su Titano: «Ci siamo concentrati su piccoli laghi poco profondi che si riempiono a seguito degli eventi di pioggia su Titano e abbiamo scoperto che, se la temperatura è bassa, l’evaporazione del metano dalla superficie può scacciare l’azoto disciolto, che è pesante, con conseguente arricchimento di etano che galleggia su uno strato ricco di metano», ha detto Steckloff.

Nonostante le sue gelide temperature superficiali, di circa -298 gradi Fahrenheit, Titano è l’unico corpo celeste del Sistema Solare, oltre alla Terra, che presenta stabilmente dei liquidi sulla sua superficie. «La Terra è il pianeta più simile a un Titano conosciuto. Come Titano, la Terra ha laghi dinamici. Processi simili sono attivi su entrambi, dimostrando che i comportamenti complicati dei liquidi di superficie possono essere controllati da poche semplici regole e processi», ha concluso Steckloff.

Lo studio è stato pubblicato su The American Astronomical Society.