Un volto granuloso e irregolare, quello che mostra Cerere nell’ultima elaborazione delle immagini raccolte dalla sonda NASA Dawn.

Secondo gli scienziati, la superficie ‘butterata’ del pianeta nano indicherebbe un reticolo di crateri simili a quelli che si trovano su Marte: il che sarebbe una nuova prova dell’antica presenza di acqua sull’affascinante corpo celeste che dimora nella fascia degli asteroidi.

La teoria, spiegata in un articolo appena pubblicato su Geophysical Research Letters, afferma che i crateri su Cerere si sono formati a seguito di un rapido processo di evaporazione dell’H2O negli strati più esterni della sua superficie. Esattamente ciò che è avvenuto sul pianeta rosso.

“La superficie bucherellata – dice Hanna G. Sizemore del Planetary Science Institute Research, prima firma dell’articolo – potrebbe essere un tratto morfologico tipico di antichi materiali volatili nella cintura degli asteroidi”.

Se confermata, questa informazione potrebbe essere di cruciale importanza per la futura esplorazione umana degli asteroidi e degli spazi cislunari.

“Ogni volta che inviamo una navicella nello spazio – prosegue la ricercatrice – la domanda principale è sempre la stessa: ‘C’è acqua o ghiaccio?’ Si tratta di un aspetto importante perché siamo interessati all’abitabilità, e anche perché l’acqua è una risorsa essenziale per rendere possibili le future missioni umane.”

Quando l’antica ‘firma’ di acqua è stata trovata nei crateri marziani, gli scienziati l’hanno considerata una prova cruciale del fatto che persino le cosiddette regioni ‘secche’ del pianeta rosso fossero in qualche modo ricche di ghiaccio.

Successivamente materiali simili sono stati trovati su Vesta, un altro grande asteroide della Fascia principale, e questo ha aperto un grande dibattito sull’abitabilità della regione del nostro Sistema solare situata tra le orbite di Marte e Giove.

In particolare, gli scienziati si chiedevano se l’acqua avesse avuto origine proprio su Vesta o se vi fosse invece stata trasportata a seguito di un impatto.

“Ora abbiamo trovato lo stesso tipo di strutture morfologiche su Cerere – dice Sizemore – e i dati suggeriscono che qui il ghiaccio si sia formato direttamente al di sotto della superficie del pianeta nano. In ogni caso, trovare crateri simili su tre corpi celesti diversi suggerisce anche altri asteroidi che esploreremo in futuro potrebbero nascondere tracce di acqua.”