Non più di 3,5 milioni di anni fa si sarebbe verificata una gigantesca esplosione al centro della Via Lattea. Lo scoppio, preceduto da un potente bagliore, sarebbe avvenuto nei pressi del buco nero supermassiccio Sagittarius A. Lo rivela un team di scienziati guidato da Joss Bland-Hawthorn dell’ARC Centre of Excellence for All Sky Astrophysics in 3 Dimensions, Astro 3D, in uno studio che sarà presto pubblicato su The Astrophysical Journal.
Un bagliore improvviso e poi l’esplosione. ”Questo è un evento drammatico accaduto qualche milione di anni fa nella storia della Via Lattea”, afferma Lisa Kewley, direttrice di Astro 3D. Per gli studiosi, il bagliore detto di Seyfert, sarebbe stato un faro fulmineo nel buio. ”Immaginate l’oscurità, e poi qualcuno accende un faro per un breve periodo di tempo” spiega Bland-Hawthorn. Il fenomeno ha creato due enormi coni di ionizzazione fendenti la Via Lattea con una espansione dalle vicinanze del buco nero alle estremità della Galassia. L’impatto sarebbe stato avvertito a 200.000 anni luce di distanza, sulla corrente Magellanica.
La datazione dell’evento è stata determinata grazie ai dati del telescopio spaziale Hubble. In quell’epoca sulla Terra vivevano ignari i nostri antenati Australopitechi, mentre i dinosauri erano già stati archiviati 63 milioni di anni prima.
Cosa potrebbe aver scatenato un’esplosione così grande? Per i ricercatori si tratterebbe di attività nucleare collegata al buco nero. Il primo sospettato è Sagittarius A, che è 4,2 milioni di volte più massiccio del Sole, ma non si escludono ulteriori conclusioni. ”Abbiamo sempre pensato alla Via Lattea come a una galassia inattiva” afferma Magda Guglielmo, coautrice dello studio “Questi nuovi risultati aprono invece la possibilità ad una completa reinterpretazione della sua evoluzione e natura”.