Previsto per domani 28 gennaio alle 17.00 (orario italiano), il lancio del veicolo suborbitale New Shepard di Blue Origin giunto alla sua ventinovesima missione.
Si tratta di un volo di ricerca senza equipaggio che tra i suoi 30 carichi utili ne prevede uno, targato Nasa, che simulerà le condizioni di gravità lunare.
Il lanciatore, nell’ambito della missione nota come Ns-29, tenterà il decollo dal sito di lancio di Blue Origin nel Texas occidentale; l’evento verrà trasmesso in diretta web.
Il veicolo viene in genere utilizzato per il trasporto di clienti paganti in brevi viaggi nello spazio suborbitale, come quello avvenuto lo scorso 22 novembre al quale ha partecipato tra gli altri Emily Calandrelli, la nota influencer “The Space Gal”. Stavolta però come detto, la missione ha come obiettivo la ricerca in orbita.
«I carichi utili sperimenteranno almeno due minuti di forza di gravità lunare, una novità assoluta per il New Shepard, resa possibile anche grazie al sostegno della Nasa – ha commentato la compagnia di Jeff Bezos – Il volo testerà sei grandi categorie: utilizzo delle risorse in situ, mitigazione dell’impatto della polvere lunare nelle attività extraveicolari, sistemi avanzati di abitabilità, sensori e strumentazione, tecnologie per piccoli veicoli spaziali e ingresso, discesa e atterraggio».
Il New Shepard creerà la “forza di gravità lunare” azionando il suo Reaction control system (Rcs) fino a giungere a una rotazione di circa 11 volte al minuto.
La Nasa è una parte importante della Ns-29, infatti più della metà dei 30 carichi utili della missione sono supportati dal Flight Opportunities Program. È noto a tutti che l’agenzia americana sta lavorando per riportare gli astronauti sulla Luna attraverso il programma Artemis ed è interessata a raccogliere dati sull’ambiente lunare per raggiungere i suoi obiettivi.
Quattro dei carichi utili appartengono a Honeybee Robotics, una filiale di Blue Origin che si occupa di esplorazione oltre l’orbita terrestre.
L’azienda aveva già in passato prospettato la possibilità di sperimentare voli a gravità parziale con grandi ambizioni per il futuro. Dave Limp, Ceo di Blue Origin ha affermato che questo tipo di attività potrebbero essere utilizzate anche come base per test su Marte.
Nell’immagine in alto il lancio del New Shepard dello scorso 23 ottobre. (Crediti: Blue Origin)