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Marte è da sempre conosciuto come il Pianeta Rosso, dato che all’occhio umano appare nel cielo notturno come un puntino rossastro. Una colorazione dovuta all’abbonante presenza di ossidi di ferro e minerali sulla sua superficie.
Il suolo marziano e le polveri che giacciono su di esso, infatti, si ossidano e diventano rossastri a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, proprio come una bicicletta che arrugginisce sotto la pioggia terrestre.

La camera Cassis, a bordo della sonda Tgo e realizzata grazie anche ad Asi, mostra il paesaggio di Mawrth Vallis nelle sue sorprendenti colorazioni metalliche segno di una peculiarità mineralogica

Crediti: Esa/Tgo/Cassis

La camera Cassis della missione ExoMars di Esa svela ora un angolo di Marte con una sorprendente diversità di colori. Un paesaggio vibrante caratterizzato da colori metallici che raccontano una peculiare storia mineralogica mineralogica iniziata circa 3,6 miliardi di anni fa.

Collocata a bordo della sonda Trace Gas Orbiter (Tgo) della missione ExoMars, Cassis (Colour and Stereo Surface Imaging System) è stata disegnata e realizzata all’Università di Berna con il contributo di Inaf – Osservatorio Astronomico di Padova e dell’Agenzia Spaziale Italiana.

Protagonista di questa nuova immagine di Cassis è la regione di Mawrth Vallis, area ricca di depositi argillosi, potenziali residui di vecchi ambienti abitabili dell’antico Marte.
Per questo motivo Mawrth Vallis è stata selezionata come uno dei siti più promettenti per il futuro atterraggio del rover Rosalind Franklin, protagonista della seconda fase della missione ExoMars. Oltre a Mawrth Vallis, anche la regione di Oxia Planum è stata scelta come luogo in cui il rover di ExoMars andrà a caccia di segni di vita.

Gli strati gialli che spiccano sul suolo scuro e fortemente eroso di Mawrth Vallis rivelano un mondo ricco di ferro e magnesio. Questi strati gialli si sovrappongono ad altri strati bianchi e blu ricchi, invece, di alluminio.

Mawrth Vallis si trova dove gli altopiani di Arabia Terra incontrano le pianure di Chryse Planitia. La regione ospitava in passato un grande canale di deflusso che scaricava enormi quantità d’acqua sulle pianure settentrionali. In questa area è stato identificato il più alto grado di alterazione minerale finora riscontrato su Marte.

Per sei anni, Cassis ha osservato Marte in colori sorprendenti, catturando caratteristiche che vanno dai paesaggi vulcanici ai diavoli di polvere attivi e alle colossali dune di sabbia.
Capire la storia dell’acqua su Marte e se questa abbia permesso alla vita di prosperare è il cuore delle missioni ExoMars di Esa.

 

Immagine in evidenza: il paesaggio multicolore di Mawrth Vallis immortalato dalla camera Cassis a bordo della sonda Tgo di ExoMars. Crediti: Esa/Tgi/Cassis