Un nuovo visitatore ha calcato il suolo lunare per una missione da primato: si tratta di Odysseus, lander privato sviluppato dall’azienda Intuitive Machines, che ha raggiunto l’ambito obiettivo nella notte tra il 22 e il 23 febbraio alle 00:23 (ora italiana). La missione di Odysseus segna due traguardi di grande rilievo: è il primo veicolo privato a posarsi sulla Luna e rappresenta il ritorno degli Stati Uniti sul nostro satellite naturale a quasi 52 anni dall’ultima missione del programma Apollo (la 17, lanciata il 7 dicembre 1972 e allunata l’11).
Il lander, posatosi nei pressi del cratere Malapert A a circa 300 chilometri dal polo sud lunare, ha tenuto la sua squadra di tecnici con il fiato sospeso per circa un quarto d’ora: tanto ci è voluto, infatti, per avere la conferma della ricezione del suo segnale. Odysseus, che si presenta come un prisma esagonale dotato di 6 ‘zampe’, è stato lanciato lo scorso 15 febbraio con un vettore Falcon 9 della SpaceX ed è entrato nell’orbita lunare bassa il 21 febbraio. Il lander ha portato con sé 12 carichi utili, di cui 6 sono ‘griffati’ Nasa e fanno parte del programma Clps (Commercial Lunar Payload Services); si tratta di payload tecnologici dimostrativi che includono, tra l’altro, una fotocamera per studiare le polveri lunari sollevate dal lander, uno strumento di radioastronomia e un lidar Doppler. Gli altri 6 payload sono stati forniti da vari soggetti e tra essi figura la fotocamera EagleCam, costruita dagli studenti della Embry-Riddle Aeronautical University con lo scopo di riprendere il touchdown di Odysseus.
Altre missioni private avevano cercato di raggiungere la Luna, ma i tentativi non sono stati coronati da successo. All’inizio di quest’anno, il lander Peregrine di Astrobotic – missione anch’essa sviluppata nell’ambito del programma Clps della Nasa – è stata messa k.o. da una perdita di propellente; il guasto ha comportato la scelta di far rientrare il veicolo verso la Terra, dove si è disintegrato durante il passaggio nell’atmosfera. L’anno scorso, invece, un finale infausto era toccato ad Hakuto-R, lander progettato dall’azienda giapponese ispace; in questo caso, il veicolo si era schiantato durante la fase finale di avvicinamento al suolo della Luna. La stessa sorte è stata riservata, nel 2019, al lander Beresheet sviluppato da Israel Aerospace Industries.
L’impresa di Odysseus è stata salutata con gioia su X dall’Amministratore della Nasa Bill Nelson che ha commentato: «Che trionfo per l’umanità!».
In alto: il lander Odysseus (Crediti: Intuitive Machines)