Beresheet ha fallito la sua missione ad un passo dall’obiettivo. Il lander israeliano partito alla volta della Luna lo scorso 21 febbraio a bordo del Falcon 9 di SpaceX si è schiantato sulla superficie della Luna, precisamente nella regione del Mare della Serenità. Beresheet si trovava in orbita intorno al nostro satellite da circa una settimana e ieri, quando in Italia erano le 21, aveva iniziato le manovre per l’atterraggio. Tutto si era svolto in modo nominale per i primi 20 minuti e il lander ha avuto modo di scattarsi un selfie, quando si trovava a circa 22 chilometri dalla superficie, inquadrando la targa con il simbolo della sua missione. A questo punto, il centro di controllo ha perso i contatti per alcuni minuti durante i quali è stato riscontrato un problema al motore principale. I tecnici hanno quindi tentato di salvare la missione con un reset completo e il riavvio del motore, ma Bresheet non ha risposto correttamente, impennando la velocità di discesa che è passata, in una prima fase, dai 25 metri al secondo ai 70 per poi toccare i 100. Le trasmissioni si sono poi interrotte del tutto a circa 149 metri dalla superficie. «Abbiamo avuto un problema al motore – ha commentato subito dopo Opher Doron delle Israel Aerospace Industries – e sfortunatamente non siamo riusciti ad atterrare».
Se fosse riuscito nell’impresa, Israele sarebbe stato il quarto paese dopo Russia, Usa e Cina a far atterrare un veicolo spaziale sulla Luna. Beresheet è stato ideato da SpaceIL, un’organizzazione no profit per poter competere per il Google Lunar X Prize, che non è stato mai assegnato. Il progetto è andato avanti nonostante tutto e ha ricevuto una cospicua donazione pari a 100 milioni di dollari, da parte di uomini d’affari e la partnership delle Israel Aerospace Industries, che ha materialmente costruito la navicella. Il governo israeliano ha invece partecipato con una quota di 2 milioni di dollari.
Anousheh Ansari, amministratore delegato del Google Lunar X Prize ha dichiarato poco prima dell’atterraggio che il progetto Beresheet ha contribuito a stimolare un settore emergente a cui nessuno guardava prima. Nel gennaio scorso Israel Aerospace Industries aveva annunciato una partnership con la società tedesca Ohb per offrire un servizio di trasporto di payload commerciali verso la Luna, per conto di Esa. L’azienda aveva dichiarato di stare progettando lievi modifiche al design di Beresheet che gli consentiranno di trasportare carichi utili da 30 a 60 chili.