Le rocce di Bennu contengono acqua e carbonio in abbondanza, ossia gli elementi fondamentali che hanno portato all’origine della vita sulla Terra.
È il riscontro più importante delle prime analisi effettuate nei laboratori del Johnson Space Center di Nasa sul campione prelevato dall’asteroide Bennu e consegnato alla Terra lo scorso 24 settembre da Osiris Rex. La capsula contenente 250 grammi è stata aperta mantenendola sotto un flusso di azoto a protezione dai contaminanti terrestri. Questo flusso ha però spinto alcune rocce del campione all’esterno del contenitore sigillato. Di queste particelle millimetriche una piccola parte è stata, quindi, prelevata e sottoposta a indagini specifiche. Il microscopio elettronico a scansione ha rilevato la presenza di minerali argillosi, caratterizzati da una struttura serpentina, che contengono acqua.

«Sono state fatte delle analisi di fluorescenza che hanno permesso l’identificazione della presenza di carbonio in questi grani. In particolare si pensa che ci sia una percentuale di carbonio che è dell’ordine dal 5 al 7% di carbonio. Poi sono stati identificati dei silicati idrati, quindi questo vuol dire che il materiale all’interno dell’oggetto, degli oggetti genitori dell’asteroide Bennu, hanno avuto un’alterazione di tipo acquoso, quindi era presente dell’acqua liquida che ha interagito e reagito con i minerali presenti, creando questi silicati idrati, cioè dei silicati che contengono nella loro matrice acqua. Poi sono stati trovati dei solfati. I solfati sono anche questi dei minerali che sono importanti proprio per il fatto che contengono zolfo e quindi come sappiamo appunto gli aminoacidi contengono lo zolfo ed è un elemento essenziale cruciale per la vita», afferma John Robert Brucato di Inaf.

La particella più grande trovata fuori dal contenitore, di circa 2 millimetri è stata indagata con la tomografia computerizzata a raggi-X. Come una tac, l’indagine ha evidenziato l’interno variegato della roccia senza la necessità di tagli. In rosso sono qui visibili i minerali ricchi di zolfo.
Questo primo sguardo non invasivo ha fornito così la prova dell’abbondante presenza di carbonio e acqua nel campione.

 

Immagine in evidenza: una vista dell’esterno del raccoglitore di campioni Osiris-Rex. Al centro a destra è visibile un campione di materiale proveniente dall’asteroide Bennu. Gli scienziati hanno trovato tracce di carbonio e acqua nelle prime analisi di questo materiale. La maggior parte del campione si trova all’interno.
Crediti: Nasa/Erika Blumenfeld & Joseph Aebersold