Solitaria e dall’aspetto un po’ disordinato: ecco i tratti distintivi di Ic 1776, una galassia a spirale barrata recentemente ritratta da Hubble.

Ic 1776, classificata anche Iras F02026+0552, Leda 7952 e Ugc 1579, è stata scoperta dall’astronomo francese Stéphane Javelle il 21 dicembre 1903. La galassia, che si trova nella costellazione dei Pesci a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, è stata ripresa da Hubble con la sua fotocamera Wfc3 (Wide Field Camera 3) nelle lunghezze d’onda del visibile e del vicino infrarosso.

Catalogata come galassia a spirale barrata, Ic 1776 mostra però dei bracci disposti in maniera caotica e appare isolata. Il suo contorno è sfumato, mentre spiccano delle chiazze bluastre corrispondenti a zone di formazione stellare.

La galassia, in tempi abbastanza recenti, è stata teatro di un’esplosione di supernova, designata con il codice Sn 2015ap; la supernova è stata scoperta nel 2015 dal Lick Observatory Supernova Search, un telescopio robotico che scruta il cielo notturno alla ricerca di fenomeni transitori. Questo genere di telescopi segue automaticamente il rilevamento delle supernove per ottenere le misurazioni iniziali della luminosità e degli spettri di questi eventi ‘traumatici’. I dati, successivamente, vengono integrati da campagne di osservazione che analizzano l’energia persistente di queste esplosioni: in questo modo, si possono studiare i sistemi che le hanno prodotte.

Infatti, anche per Sn 2015ap, sono state effettuate delle osservazioni di follow-up ed è stato appunto Hubble a svolgerle nell’ambito di due progetti di ricerca dedicati all’analisi dei detriti lasciati dalle supernove.

In alto: la galassia Ic 1776 vista da Hubble (Crediti: Esa/Hubble & Nasa, A. Filippenko)