Nuovo lancio per SpaceX . Lo scorso 3 marzo il Falcon 9 ha portato in orbita 47 satelliti Starlink progettati per garantire l’accesso globale alla connessione internet. Il lancio, il sesto dell’anno per la costellazione, è avvenuto dal Kennedy Space Center in Florida alle 9.45 del mattino, ora locale. Circa nove minuti dopo, lo stadio superiore del Falcon 9 è tornato sulla Terra ed è atterrato sulla nave drone ‘Just Read the Instruction’ di stanza nell’Oceano Atlantico, a largo delle coste della Florida.
Si tratta dell’atterraggio numero undici per il primo stadio del razzo già utilizzato per il lancio della missione Gps III Sv03 nel giugno 2020, per Turksat 5 nel gennaio 2021 e per altri sette lotti di Starlink. La capacità di riutilizzo dell’hardware spaziale è una priorità per SpaceX che mira a raggiungere obiettivi ambiziosi nel futuro, come la colonizzazione della Luna e di Marte.
Lo scorso 3 febbraio la compagnia di Musk ha dovuto fare i conti con una tempesta geomagnetica che ha portato a una notevole perdita di satelliti Starlink. Nel dettaglio la tempesta ha aumentato la densità dell’atmosfera danneggiando irreparabilmente 40 elementi su 49 che non avevano ancora raggiunto la loro orbita operativa.
I prossimi mesi saranno densi di impegni per SpaceX . La compagnia ha già messo in orbita circa 2000 unità della megacostellazione e ha tutti i permessi necessari per arrivare a 12mila. Ma non è tutto, l’obiettivo di Elon Musk è ancora più ambizioso: raggiungere quota 30mila e oltre nei prossimi anni.
Credit foto: SpaceX, il lancio numero sei del 2022