Un paesaggio collinare di severa bellezza i cui toni ocra sono intervallati dalle pennellate di grigio delle rocce in primo piano: è una nuova veduta del cratere Jezero, il luogo di Marte in cui il rover Perseverance della Nasa si è posato il 18 febbraio 2021 e dove sta conducendo la sua attività esplorativa.
La ‘cartolina’, in realtà, è frutto di un collage: per giungere all’immagine finale in colori aumentati, sono stati utilizzati molteplici scatti effettuati dalla fotocamera MastCam Z. Questo strumento costituisce un vero e proprio paio di ‘occhi’ collocato sull’asta del rover ed è stato progettato per le foto di grandi dimensioni, pure in 3D. Il dispositivo può realizzare anche video in alta definizione e funzionare come spettrometro a bassa risoluzione.
La collina principale dell’immagine è stata chiamata Santa Cruz, è alta circa 50 metri e, secondo gli studiosi, potrebbe essere un residuo, frutto di processi erosivi, del delta occidentale del cratere Jezero. Quando è stato realizzato il servizio fotografico, il 29 aprile 2021, Perseverance si trovava a circa 2,5 chilometri di distanza; nello specifico, le foto sono state scattate da un luogo chiamato ‘Van Zyl Overlook’ (da Jakob Van Zyl, scienziato del Jet Propulsion Laboratory della Nasa scomparso nel 2020).
Le rocce in primo piano, che hanno un’ampiezza media di circa 50 centimetri, sono state chiamate ‘Ch’al’ dal team della missione; si tratta di un termine Navajo che significa ‘rana’.
In un anno di lavoro sul Pianeta Rosso, Perseverance ha realizzato numerosi shoot fotografici, funzionali alla sua attività di ricerca: il rover, infatti, è dotato di ben sette fotocamere. Scopo delle esplorazioni di Perseverance è la ricerca di tracce di eventuali forme di vita microbica, attraverso la caratterizzazione della geologia e del clima del corpo celeste.
(Crediti immagine: Nasa/Jpl-Caltech/Asu/Msss)