Il rollout di Artemis 1 non sarà un evento glorioso come la prima volta. L’attesissimo ritorno dello Space Launch System al Pad 39B arriva infatti dopo una catena di problemi tecnici, il ritiro obbligato del razzo e oltre un mese di stop. Ma adesso l’ultimo countdown prima dell’avvio della missione senza equipaggio verso la Luna targata Nasa dovrebbe riprendere il 19 giugno. Si tratta del test cosiddetto wet dress rehearsal, la decisiva ‘prova bagnata’ che decreterà il semaforo verde alla missione, che ad oggi non è stato ancora possibile completare.

Durante una conferenza stampa tenuta lo scorso 27 maggio, l’agenzia statunitense ha dichiarato che Sls farà ritorno al Kennedy Space Center il 6 giugno, con la ripresa della ‘prova bagnata’ prevista appunto per il 19 giugno.

Tom Whitmeyer, Cliff Lanham e John Blevins della Nasa hanno ripercorso le principali tappe di quest’ultimo periodo travagliato per Artemis, spiegando le misure adottate per risolvere i problemi emersi.

Tutto è cominciato l’1 aprile, con il primo test bloccato per motivi di sicurezza a poco più di due ore dalla conclusione per un problema alle ventole che garantiscono la pressurizzazione del vettore. Il countdown del test è ricominciato il 4 aprile, ma anche in questo caso il caricamento del propellente è stato bloccato per un problema a una valvola di controllo dell’elio che ha la funzione di impedire al gas di fuoriuscire dal razzo.

A quel punto la Nasa ha messo momentaneamente in stop la prova bagnata dello Space Launch System per permettere il liftoff di Ax-1, prima missione interamente privata verso la Iss.

Il test è poi ripreso il 12 aprile in una versione modificata: dopo aver analizzato il problema della valvola difettosa, il team della Nasa ha deciso di rifornire di carburante solo lo stadio centrale dell’Sls, e non anche lo stadio superiore. Modifica che però non si è rivelata sufficiente: quando lo stadio centrale era stato riempito al 49%, il team ha scoperto una perdita di idrogeno liquido nella sezione situata alla base del lanciatore. Questo ha provocato il terzo stop al test.

A fine aprile, una volta confermato che occorrevano operazioni di manutenzione straordinaria il razzo più potente mai costruito ha fatto ritorno al Vehicle Assembly Building (Vab) per manutenzione dopo una delicata operazione di rollback (ritiro, appunto).

Nel mese di maggio, il team della Nasa è riuscito a sostituire la valvola di controllo dell’elio dello stadio superiore risultata difettosa. Identificato anche il motivo della perdita di idrogeno liquido, legato a un collegamento tra la rampa di lancio mobile e il primo stadio del razzo.

Ingegneri e tecnici della Nasa hanno anche controllato l’hardware di supporto e parte del sistema di scarico. Inoltre sono stati installati alcuni rivelatori per migliorare la diagnostica di potenziali perdite di gas. Anche la capsula Orion, installata sulla sommità del razzo, è stata controllata per escludere il rischio di infiltrazioni.

Insomma, secondo la Nasa ora tutto è pronto per riprendere i test. Se questa volta il wet dress andrà bene, il team di Artemis 1 potrà iniziare a prepararsi per il primo decollo senza equipaggio. L’obiettivo sarebbe arrivare al liftoff nel mese di agosto, anche se una data ufficiale non verrà stabilita fino al buon esito della prova bagnata.

 

Immagine in apertura: lo Space Launch System durante il primo rollout verso il Pad 39B il 17 marzo 2022. Crediti: NASA/Kim Shiflett