Sei mesi dopo aver emesso la prima Request for Information(RFI) focalizzata sulla ricerca di piccoli payload che potrebbero essere inviati sulla Luna, la NASA, attraverso una nuova richiesta di informazioni, sta svolgendo un’indagine di mercato per valutare quali aziende possiedono mezzi in grado di trasportare ‘strumenti, esperimenti o altri payload’ sul nostro satellite, per future missioni commerciali previste a partire dal prossimo anno.
“La richiesta di mezzi di trasporto ai nostri partner industriali è un passo importante per noi per poter continuare l’esplorazione lunare e oltre”, ha dichiarato Thomas Zurbuchen del direttorato Missioni Scientifiche NASA e amministratore associato. “Dopo numerose missioni umane e robotiche andate a buon fine la NASA si impegna a proseguire le missioni lunari e a capire come le opportunità di trasporto commerciale sul nostro satellite possano contribuire a migliorarne la sua conoscenza”.
Il documento non ha fornito specifiche su massa, dimensioni o costi della strumentazione ma ha richiesto l’uso di veicoli di lancio fabbricati negli Stati Uniti. I funzionari dell’Agenzia hanno affermato di essere principalmente interessati a strumenti già costruiti come parti di ricambio per altre missioni o che potrebbero essere assemblati a quelli già esistenti.
Diverse sono le società che potrebbero rispondere alla RFI della NASA, come ad esempio Moon Express, Synergy Moon e Astrobotic Technology – aziende finaliste della competizione spaziale Google Lunar X Prize impegnate nello sviluppo di lander lunari commerciali progettati per ospitare strumenti e altri carichi utili – e Blue Origin, l’azienda di Jeff Bezos che ha già dichiarato di essere pronta a sostenere la NASA nelle prossime missioni sulla Luna con il lander Blue Moon, per poter realizzare in futuro un vero e proprio servizio di consegna di risorse alle colonie lunari, da affiancare ai servizi dello Space Launch System.