Webb supera altri due gradini nella lunga scalata che lo porterà a diventare finalmente un osservatorio spaziale operativo, il più potente mai realizzato. Dopo circa un mese dall’avvio del processo di allineamento dei suoi specchi, l’erede di Hubble varca con successo anche la seconda e la terza delle sette fasi di questo fatidico percorso dalla durata complessiva di 3 mesi.

L’allineamento degli specchi è in via di realizzazione attraverso la Near Infrared Camera e sfruttando l’astro isolato Hd 84406, un GPS stellare per orientare e correggere i 18 segmenti che compongono lo specchio alto 6,5 metri.

Questa gif mostra le immagini “prima” e “dopo” il Segment Alignment, quando il team ha corretto grandi errori di posizionamento dei segmenti dello specchio primario e aggiornato l’allineamento dello specchio secondario. Crediti: Nasa/Stsci

Pochi giorni dopo il completamento del primo step, che ha posizionato nella peculiare forma esagonale di Webb le 18 copie fuori fuoco di Hd 84406, sono state terminate anche le due fasi successive, chiamate Segment Alignment e Image Stacking.

Grazie alla prima di queste, il team ha perfezionato l’immagine di ogni segmento dello specchio attraverso piccoli aggiustamenti, oltre a cambiare l’allineamento dello specchio secondario di Webb. Queste regolazioni hanno portato i segmenti a funzionare come 18 ‘telescopi’ ben corretti. In altre parole, tutti a fuoco mentre puntano Hd 84406, ma non ancora operativi all’unisono come un unico specchio.

Dopo questo secondo passaggio, è stata avviata la fase di Image Stacking, ossia la sovrapposizione delle 18 osservazioni individuali. Questo terzo gradino vede l’impilamento delle singole fotografie, spostandole per farle cadere tutte al centro dello sguardo di Webb. Il risultato è un’immagine unificata piuttosto che un mosaico di 18 tessere tra loro copie.

 

Simulazione dell’impilamento dell’immagine. Primo pannello: Mosaico dell’immagine iniziale. Secondo pannello: Segmenti A impilati. Terzo pannello: Segmenti A e B impilati. Quarto pannello: Segmenti A, B e C impilati. Crediti: Nasa.

 

L’impilamento è stato affrontato in tre passaggi differenti: il team ha sovrapposto sei specchi alla volta fino a quando tutte le osservazioni di Hd 84406 non fossero accumulate l’una sull’altra. Tuttavia, nonostante l’impilamento, i segmenti stanno ancora agendo come 18 piccoli telescopi individuali, piuttosto che un unico grande schermo monolitico.

Per arrivare a questo, il telescopio nato dalla partnership internazionale tra Nasa, Esa e Csa dovrà affrontare ancora alcuni passaggi cruciali, grazie ai quali l’immagine sarà ancora più nitida. Tra questi la quarta fase chiamata Coarse Phasing, il gradino che il team sta ora affrontando.

«Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma siamo sempre più soddisfatti dei risultati che stiamo vedendo – afferma Lee Feinberg, responsabile degli elementi ottici del telescopio per Webb al Goddard Space Flight Center della Nasa – Anni di pianificazione e test stanno dando i loro frutti e il team non potrebbe essere più entusiasta di vedere cosa ci porteranno le prossime settimane e mesi».

Immagine in evidenza: In questa immagine, ottenuta dalla fase di allineamento conosciuta come Image Stacking,  tutti i 18 segmenti sono uno sopra l’altro. Crediti: Nasa/Stsci