Avete visto Don’t Look Up? L’ultimo film di Adam McKay, uscito su Netflix lo scorso dicembre, dipinge lo scenario apocalittico di un’enorme cometa in rotta verso il nostro pianeta. Un oggetto chiamato planet killer, scoperto per caso da due astronomi (interpretati da Leonardo Di Caprio e Jennifer Lawrence) che però restano inascoltati. Nella realtà le cose vanno in modo decisamente diverso: esistono programmi internazionali di difesa planetaria, che tengono d’occhio costantemente il cielo per scovare con largo anticipo oggetti potenzialmente pericolosi.
Recentemente è stato il caso di 2022 AE1, un asteroide osservato per la prima volta lo scorso gennaio. Il nuovo centro di monitoraggio NEOCC dell’Agenzia Spaziale Europea, cui partecipa attivamente anche l’Agenzia Spaziale Italiana, ha iniziato subito a tenere d’occhio l’oggetto. Le prime analisi hanno destato qualche preoccupazione, dal momento che emergeva un potenziale impatto con la Terra nel luglio 2023. Non un evento catastrofico come in Don’t Look Up, dove l’immaginaria cometa aveva un diametro tra i 5 e i 10 Km. Secondo gli scienziati 2022 AE1 misurava circa 70 metri, una dimensione comunque sufficiente per provocare danni alla zona eventualmente colpita.
Per fortuna le ultime stime del NEOCC, effettuate quando l’oggetto era meglio visibile, hanno escluso qualunque rischio di impatto. E adesso, annuncia l’Esa, l’asteroide 2022 AE1 è stato tolto dalla lista degli oggetti celesti potenzialmente pericolosi.
L’episodio conferma però ancora una volta l’importanza dei programmi di monitoraggio e difesa del nostro pianeta, che un giorno non lontano porterà persino alla possibilità di deviare oggetti in avvicinamento. Questo scenario entro la fine dell’anno sarà testato per la prima volta dalla missione Dart della Nasa, partita lo scorso novembre insieme a LiciaCube dell’Asi, che sarà il primo testimone oculare dello scontro pilotato tra una sonda e un asteroide.