Prosegue la fase di “multi-stage effort” della missione Lucy della Nasa, ossia sottoporre la sonda ad una serie di passaggi pianificati per completare il completo dispiegamento dei pannelli solari.

Il primo è avvenuto lo scorso 9 maggio: in quell’occasione, il team della missione, al fine di ottenere una trazione più forte per il dispiegamento dei pannelli, ha utilizzato sia il motore primario che quello di riserva della sonda; per evitare che l’impiego simultaneo dei due motori potesse surriscaldare Lucy, l’operazione si è svolta seguendo dei brevi intervalli di tempo.

Alla fine dell’operazione, il team ha confermato che il dispiegamento era avvenuto in modo simile ai test già eseguiti sulla Terra.

Dopo i risultati sodisfacenti del primo passaggio, nei giorni successivi (12 e 26 maggio, infine il 2 giugno), il team ha inviato nuovi ordini a Lucy per proseguire il dispiegamento dei pannelli solari, sempre sfruttando l’energia prodotta contemporaneamente dai due motori.

Finora, la Nasa ha confermato che i panelli continuano a dispiegarsi e irrigidirsi regolarmente senza alcuna resistenza o anomalia.

La missione di Lucy – la tredicesima del Programma Discovery – prevede lo studio dell’origine e della natura degli asteroidi troiani: corpi celesti minori, i quali, si ipotizza, abbiano contribuito alla formazione dei pianeti maggiori del nostro Sistema Solare.

In alto: rappresentazione grafica di Lucy
Crediti immagine: Nasa