Fantasia sfrenata, contenuta da ordine e disciplina, e scienza sono le “portraits à la carte” di Se tutte le stelle venissero giù e altre domande che non ci fanno dormire la notte, di Filippo Bonaventura, Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio, casa editrice Rizzoli. Nato dalla pagina facebook creata da Massimiliano Bellisario Chi ha paura del buio ? l’esperimento narrativo è stato quello di raccogliere, in titoli fantasiosi, eventi astronomici probabili e su questo discettare di scienza, separando il grano dal loglio, cioè quello che potrebbe o non potrebbe accadere.

Scrittura attenta e scorrevole, che in molti dei racconti parte con episodi realmente accaduti, o che potrebbero ripresentarsi con maggiore intensità. È il caso del capitolo La Luce Di Mille Soli che pone la domanda: cosa succederebbe se una super tempesta solare colpisse la Terra? Questo lo spunto per poi introdurre, come in una favola, concetti di chimica, fisica astronomica e particellare, spiegando con freschezza cosa sono le tempeste solari, i superflares e la conseguente eruzione coronale di massa o CME, paragonata al terzo cavaliere dell’apocalisse che si abbatte sulla Terra, in presenza di un’attività solare particolarmente intensa.

Ventidue domande che titolano gli altrettanti capitoli per poco più di duecento pagine, inclusa una sezione ben nutrita di approfondimenti per ogni tema trattato.

Gli autori sono del mestiere. Si tratta di giovani scienziati, laureati in fisica e astronomia in prestigiose università italiane, che in questa esperienza narrativa vogliono sorprendere il lettore non esperto e tenerlo per mano, come si tengono i bambini su una giostra di seggiolini volanti. Il risultato è una lettura agganciata a una giravolta di emozioni nel leggere le spiegazioni e le teorie sulle ipotesi di nascita dell’universo, il big bang, le comete, gli esopianeti e la vita in altri luoghi.

Tra i ventidue interrogativi che condividono la narrazione voluta, il tema dell’ipotesi, non così peregrina, che un asteroide colpisca la Terra è argomentato con minuzioso senso dell’ironia. Come la classificazione degli asteroidi per categorie assassine: oggetti di 1 chilometro sono gli ammazza -stati, quelli da 10 sono gli ammazza-dinosauri e quelli da 500 chilometri sono magicamente appellati come “i costruttori di pianeti”. Questi ultimi sono oggetti che scontrandosi e fondendosi hanno assemblato come mattoncini Lego i pianeti rocciosi, tra cui la Terra come la conosciamo.

Le rappresentazioni di scenari catastrofici che sarebbero possibili hanno tutte un comune denominatore: sarebbero letali per tutte le specie presenti su questo meraviglioso pianeta chiamato Terra.

Se qualcosa andasse storto, come ipotizzato rispondendo ai quesiti posti in questo libro, le conseguenze non avrebbero testimoni. La lettura consente un’immersione in apnea in scenari funesti e nel riemergere, resta un forte apprezzamento del delicato equilibrio che ci consente di godere di un delicato raggio di sole sulla pelle o dello spettacolo di un tramonto sul mare.

Buio, luce, protoni, fotoni, pianeti e galassie vicine e lontane tutto raccontato a cavallo tra humor e scienza. Nel capitolo Le Ciambelle Cosmiche gli autori forniscono una “cassetta degli attrezzi” nutrita di argomentazioni scientifiche per spiegare, scientificamente, la forma della Terra. Il racconto parte da Eratostene di Cirene per giungere, con deduzioni scientifiche, ad escludere forme diverse per il nostro pianeta. A conferma dello stile adottato dagli autori, la fantasia sfrenata lascia spazio a ipotesi fantasiose che però, in questo caso, farebbero rabbrividire o eccitare anche i seguaci della Terra piatta.

Se tutte le stelle venissero giù è un bel libro di scienza per più categorie di lettori: dai giovanissimi ai nonni.