Missione compiuta. Il nuovo prototipo di veicolo spaziale riutilizzabile cinese lanciato a bordo del vettore Long March 5b dalla base di Wenchang lo scorso 5 maggio è atterrato con successo venerdì scorso. Il volo inaugurale ha permesso di effettuare una serie di esperimenti  e di testare diversi sistemi vitali della navetta, come quello termico e quello di atterraggio. La navicella ha passato due giorni e 19 ore in orbita.

Destinata a sostituire la capsula Shenzou, può trasportare sei taikonauti e fino a 22 tonnellate di payload diretti verso la nuova stazione permanente cinese che dovrebbe essere completata nel 2022. Tutto si è svolto in modo nominale ad eccezione di un’anomalia subita dalla capsula, ad oggi ancora al vaglio dei tecnici. Il volo del Long March 5b è avvenuto dopo due precedenti fallimenti che avevano coinvolto i razzi Long March 7A e Long March 3B rispettivamente a marzo e ad aprile scorsi. Il ritorno della capsula mostra che la Cina è pronta all’invio di astronauti in orbita bassa propedeutico all’invio di missioni più ambiziose sulla Luna e su Marte.