Questa immagine del cratere Jezero è stata catturata dagli strumenti del programma Nasa’s Mars reconnaisance orbiter che regolarmente prendono immagini di luoghi di atterraggio potenziali per le future missioni.
Il cratere Jezero è infatti il sito stabilito per l’atterraggio della missione Mars 2020 che, con il rover Perseverance, esplorerà la sua superficie alla ricerca di segni di una vita microbica nel passato di Marte, studierà il clima e la geologia marziana e raccoglierà campioni per una missione di rientro a Terra.
Dall’immagine spiccano delle striature ondulate che rivelano la presenza di antichi fiumi che scorrevano sulla superficie del cratere, ma la domanda che oggi si pongono gli scienziati è: per quanto tempo l’acqua ha solcato la terra marziana?
Secondo un nuovo studio della Scuola di scienze della terra, dell’energia e dell’ambiente di Stanford, quei fiumi sono stati carichi di acqua per abbastanza tempo da registrare prove della storia antica di Marte. La ricerca indica infatti, che i depositi del delta fluviale all’interno del cratere Jezero si sarebbero formati su scale temporali differenti che questo avrebbe permesso e migliorato la conservazione delle prove.
Gli scienziati hanno così ipotizzato che se ci fossero tracce di vita passata sul Pianeta Rosso, si potrebbero trovare proprio all’interno del delta di questi antichi fiumi sulla superficie del cratere Jezero, formatosi oltre 3,5 miliardi di anni fa.