La corona solare è sotto l’occhio degli scienziati. Un team della UCL, George Mason University and Naval Research Laboratory, ne ha rivelato per la prima volta la composizione elementare, fortemente legata al ciclo di attività della nostra stella.
Lo studio, pubblicato su Nature e finanziato dal programma Nasa Hinode, mostra che un aumento dell’attività magnetica va di pari passo con l’aumento di alcuni elementi, come il ferro nella corona solare. Gli scienziati ritengono che i risultati della ricerca potrebbero aiutare a comprendere il processo che porta al riscaldamento della corona.
Nel corso del suo ciclo della durata di undici anni, il Sole passa da periodi di minima e massima attività, quando è possibile osservare sulla sua superficie le macchie solari correlate a un aumento della radiazione. La superficie del sole nota con il nome di fotosfera, ha una temperatura di circa 6000 gradi, ma l’atmosfera esterna, la corona – osservabile dalla Terra durante le eclissi solari totali – è di gran lunga più calda: il processo che provoca il riscaldamento della corona è ancora da scoprire.
Il gruppo dell’Ucla ha analizzato i dati ottenuti dal Solar Dynamics Observatory relativi a un periodo di bassa attività dal 2010 al 2014, quando le enormi regioni attive magnetiche che attraversano il disco solare erano facilmente osservabili.
I ricercatori hanno notato che alcuni elementi come il ferro vengono trasportati nella corona attraverso un meccanismo sconosciuto. Si ritiene che il processo che separa gli elementi e fornisce materiale alla corona possa essere legato al trasporto di energia. Una volta compreso il procedimento, sarà possibile ottenere informazioni per spiegare il processo che si cela dietro il riscaldamento coronale.
Il prossimo passo, prevede l’osservazione dello spettro coronale globale durante un ciclo solare completo: questo consentirà una visione completa dei fenomeni che regolano l’innalzamento delle temperature nella corona solare.