Tempesta in atto su Nettuno, il quarto gigante del sistema solare. Grazie alle osservazioni del telescopio M. Keck alle Hawaii un gruppo di ricercatori ha individuato una tempesta grande quasi come la Terra vicino all’equatore del pianeta, ad una latitudine bassa che non era mai stata interessata da fenomeni di questi tipo.
La perturbazione si estende per circa 9000 chilometri – un terzo del raggio di Nettuno e tre quarti le dimensioni della Terra – per almeno 30 gradi in latitudine e longitudine.
In un primo momento, gli scienziati ritenevano che la tempesta fosse associata a quella catturata dal telescopio spaziale Hubble nel 1994 e a quella vista dalla sonda Voyager 2 nel 1979, la Great Dark Spot. Quest’ultima, dopo una serie di studi successivi, viene considerata una struttura simile al buco dell’ozono terrestre.
Secondo i dati raccolti, la tempesta è in continua evoluzione e ha mostrato la sua massima luminosità tra il 26 giugno e il 2 luglio scorso. L’ipotesi più accreditata, imputa la sua formazione a un vortice di alta pressione associato a una nube convettiva, una perturbazione non molto differente da quelle osservate su Giove e Saturno.
‘Le osservazioni dimostrano che l’atmosfera di Nettuno subisce cambiamenti notevoli – afferma Imke de Pater dell’Università di Berkeley, co-autore dello studio – con molta probabilità la tempesta è un evento meteorologico stagionale a cadenza decennale. Non resta che aspettare nuovi elementi che confermino questa teoria’.