Il cacciatore di pianeti colpisce ancora. Kepler, il telescopio spaziale della Nasa che già detiene il record assoluto per il numero di mondi scoperti, ha individuato quasi 100 nuovi esopianeti. Lo rende noto un team di astronomi coordinato dalla Technical University della Danimarca, che analizzando gli ultimi dati raccolti della missione Kepler ha trovato un ricco bottino.

“Abbiamo iniziato studiando 275 candidati – spiega Andrew Mayo, prima firma dello studio pubblicato oggi su Astronomical Journal – e tra questi ne abbiamo confermati 149 come effettivi esopianeti. È venuto fuori che quelli mai osservati in precedenza erano 95.” Si allarga così la grande famiglia degli mondi distanti, che si stanno rapidamente avvicinando ai 4mila. Tutti scoperti in poco più di vent’anni: il primo pianeta in orbita attorno a una stella simile al nostro Sole è stato infatti rilevato solo nel 1995. E da quando Kepler si è unito alla caccia, i numeri sono aumentati anno dopo anno.

“Gli esopianeti – commenta Mayo –  appartengono a un settore di scienza spaziale molto affascinante.  Permettono infatti agli astronomi di sviluppare un’immagine sempre più dettagliata del cosmo, e questo ci aiuta a posizionare meglio il nostro sistema planetario nel contesto galattico.” In futuro, le nuove missioni spaziali come il James Webb Space Telescope permetteranno di fare ulteriori passi avanti verso la principale ragione per cui è iniziata la caccia agli esopianeti: trovare mondi potenzialmente abitabili, simili al nostro