Quella appena passata è stata una domenica di lancio sia per la Cina sia per l’India, entrambe puntando all’orbita geostazionaria.

La China Aerospace Science and Technology Corporation (Cstc) ha fatto decollare un Long March 7A dal Wenchang Satellite Launch Center. Il razzo ha portato con successo nell’orbita di trasferimento geosincrona, la Gto, il satellite Yaogan-46, il primo della serie Yaogan destinato all’orbita Geo.

Sviluppato dalla China Academy of Space Technology (Cast), Yaogan-46 opererà per la prevenzione e la mitigazione dei disastri, il rilevamento delle risorse terrestri, la conservazione delle risorse idriche e la meteorologia, orbitando a circa 36mila chilometri sopra l’equatore.

Con il lancio di Yaogan-46, la serie Long March 7 tocca per la prima volta i 5 decolli in un anno, mentre la Cina segna il 68° tentativo di lancio orbitale del 2025, eguagliando il record stabilito nel 2024.

Sempre il 2 novembre, l’agenzia spaziale indiana Isro ha lanciato un razzo Lvm-3 dal Satish Dhawan Space Centre, immettendo con successo nell’orbita di trasferimento geosincrona un satellite per comunicazioni Cms-03. Con un peso di 4.410 chilogrammi, Cms-03 è il satellite per comunicazioni più pesante mai lanciato nell’orbita Gto dal suolo indiano.

Al suo quinto volo, il razzo Lvm-3 è in grado di trasportare sull’orbita Gto carichi fino a 4.000 kg. Il satellite militare Cms-03 dovrà quindi effettuare un innalzamento dell’orbita per raggiungere quella geostazionaria a cui è destinato. Da qui il satellite multibanda indiano opererà per le comunicazioni in tempo reale per la difesa aerea.