La spettacolare cattura ammirata nel quinto test di prova di Starship non si è ripetuta: ieri, durante il sesto test del megarazzo di SpaceX non vi è stato, infatti, il recupero al volo del primo stadio Super Heavy, questa volta ammarato invece di essere accolto tra le braccia meccaniche della torre di lancio. La manovra di cattura è stata annullata mentre il booster stava rientrando.
È avvenuto invece con successo il rientro dell’astronave Starship che ha concluso il suo volo con un ammaraggio morbido nell’Oceano Indiano, come previsto.
Per SpaceX arriva così una piccola battuta di arresto rispetto al test di un mese fa, mettendo a segno con questo sesto volo di prova solo un recupero parziale.
Il lift off del nuovo test è avvenuto alle 23:00 ora italiana del 19 novembre, con un decollo dal sito di Starbase a Boca Chica, in Texas.
Il Super Heavy si è sollevato con successo all’inizio della finestra di lancio, con tutti i 33 motori Raptor che hanno alimentato il booster e la navicella Starship.
Il primo stadio, noto come Booster 13, si è poi separato dallo stadio superiore Starship, a circa due minuti e 45 secondi dopo il decollo.
In seguito, il rientro del Super Heavy ha seguito i piani iniziali solo inizialmente. Circa un minuto dopo l’avvio della manovra, i controllori hanno dovuto, infatti, deviare il booster verso il mare aperto, annullando così il rientro alla rampa di lancio come pianificato.
Il booster è stato quindi spinto dai suoi motori nel Golfo del Messico, appena al largo del sito di lancio, per poi ribaltarsi ed esplodere pochi secondi dopo l’ammaraggio.
SpaceX non ha specificato le condizioni del booster che hanno richiesto questa deviazione.
Nonostante l’insuccesso del rientro, il Super Heavy è riuscito a portare la navicella Starship su una traiettoria suborbitale. Durante la sua permanenza nello spazio, SpaceX ha riacceso brevemente uno dei motori Raptor della navicella, un test necessario in previsione di future missioni.
Con questa accensione, infatti, Starship ha dimostrato di essere in grado di condurre combustioni per manovre di deorbit prima di iniziare missioni completamente orbitali.
Il rientro di Starship è avvenuto con un ammaraggio morbido nell’Oceano Indiano 65 minuti dopo il lift off.
A differenza del quinto volo di prova, per il sesto test SpaceX non ha dovuto attendere una nuova licenza dalla Federal Aviation Administration (Faa). L’ente, infatti, quando ha rilasciato la licenza per la missione Flight 5 ha approvato anche quella successiva, il sesto test, ritenendo le modifiche apportate per la prova successiva limitate rispetto al quinto volo.
Immagine in evidenza: Il megarazzo Starship si alza in volo durante il suo sesto volo di prova integrato del 19 novembre. Crediti: SpaceX