👉 Seguici anche sul nostro canale WhatsApp! 🚀

Una fonte di energia continua per almeno un decennio e tecnologie che rendano la nostra presenza sulla Luna possibile, ma anche sostenibile. Per il programma Artemis, tre aziende selezionate dalla Nasa stanno progettando pannelli solari autosufficienti per operare sul Polo sud lunare. I prototipi sono attualmente in fase di test nella Camera A, una delle più grandi camere a vuoto termico al mondo, presso il laboratorio di simulazione ambientale spaziale del Johnson Space Center.

Originariamente costruito nel 1965 per i programmi Gemini e Apollo, questo laboratorio è stato adattato per testare tecnologie come quelle del telescopio James Webb e sostiene oggi lo sviluppo delle missioni Artemis.

Il progetto combina tecnologie esistenti con soluzioni innovative per creare una rete energetica dinamica e robusta, capace di resistere alle rigide condizioni lunari e alle estreme variazioni di temperatura.
I sistemi dovranno anche essere in grado di dispiegarsi su superfici curve, estendersi fino a 10 metri per catturare la luce solare, ritirarsi per eventuali spostamenti e gestire autonomamente eventuali interruzioni, garantendo una fornitura continua di energia.

Parte del progetto Vertical Solar Array Technology della Nasa, l’iniziativa punta a sviluppare sistemi energetici capaci di supportare operazioni a lungo termine sulla superficie lunare, immaginata come un hub strategico e un punto di lancio, aprendo nuove opportunità per l’esplorazione e l’industria spaziale.