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Fra le tre aziende che pianificano missioni sulla Luna entro la fine dell’anno c’è anche ispace. La compagnia privata giapponese non si dĂ  per vinta e punta a lanciare la sua seconda missione di atterraggio lunare a dicembre 2024.

Resilience, così si chiama il nuovo lander, è attualmente “sotto esame” presso una struttura gestita dall’Agenzia spaziale giapponese Jaxa, e verrĂ  lanciato entro la fine dell’anno su un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla Florida, in un volo ribattezzato Mission 2.
Simile nel design al primo lander, ma diverso – si augura ispace – nel destino che lo attende: il 25 aprile 2023 Hakuto-R si è infatti schiantato sul suolo lunare, lasciando detriti sparsi dopo l’impatto.

Secondo le indagini condotte sul fallito allunaggio, il problema è stato un malfunzionamento del software: il computer di bordo ha ignorato le informazioni sull’altitudine fornite da un telemetro laser del lander mentre sorvolava il bordo del cratere Atlas. Questo errore ha portato il lander a credere di trovarsi giĂ  sulla superficie lunare, quando in realtĂ  si trovava ancora a cinque chilometri di altezza.

Per Mission 2 è stato scelto un sito di atterraggio diverso: Mare Frigoris, situato nell’emisfero del satellite rivolto sempre verso la Terra, ma con le stesse ottimali condizioni di illuminazione.
Il lander trasporterĂ  sei payload tra cui Tenacious, un mini rover che raccoglierĂ  un campione di regolite da trasferire poi alla Nasa e Moonhouse, un’artistica casa in miniatura realizzata dall’artista svedese Mikael Genberg.

Resilience fa parte di un trio di lander lunari che si prevede verranno lanciati alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo, seguendo però percorsi diversi verso la Luna. IM-2, della Intuitive Machines, seguirĂ  una traiettoria diretta, con un atterraggio previsto circa una settimana dopo il lancio. La statunitense Firefly Aerospace, invece, ha dichiarato che il suo lander Blue Ghost 1 rimarrĂ  un mese in orbita terrestre prima di entrare in orbita lunare per due settimane, preparandosi a un tentativo di atterraggio. Mission 2 seguirĂ  la stessa traiettoria a bassa energia della prima missione, con un atterraggio previsto quattro o cinque mesi dopo il lancio.

 

In apertura: I tecnici di ispace preparano il lander lunare Resilience per i test presso una struttura dell’Agenzia spaziale giapponese Jaxa. Crediti: ispace