Blue Origin e altre startup stanno realizzando alcuni progetti di missioni destinati allo studio dell’asteroide Apophis. L’oggetto, largo circa 350 metri, passerà vicino alla Terra il 13 aprile 2029: non c’è alcuna possibilità che l’asteroide colpisca il nostro pianeta nel corso di questo o nei successivi sorvoli che avverranno nel corso del secolo.
Nei prossimi anni la Nasa utilizzerà la sonda Osiris Apex per intercettare l’asteroide subito dopo il passaggio nelle vicinanze della Terra.
La comunità scientifica internazionale è particolarmente interessata allo studio di Apophis e ritiene necessario procedere con la realizzazione di altre missioni per comprendere meglio la morfologia dell’oggetto. Le proposte di missione dono state discusse nel corso di un workshop che si è tenuto al centro Estec dell’Esa, nei Paesi Bassi, il 22 e 23 aprile.
Blue Origin ha proposto di utilizzare la sua navicella Blue Ring, un innovativo veicolo spaziale in grado di fornire numerosi servizi in orbita bassa e cislunare, per trasportare strumenti scientifici in grado di raccogliere informazioni su Apophis.
Il Jet Propulsion Laboratory ha presentato Distributed Radar Observations of Interior Distributions (Droid), un veicolo spaziale in grado di dispiegare due cubesat che eseguiranno una scansione Cat dell’interno dell’asteroide. Il team di Droid sta lavorando con la startup Exploration Labs, che sta mettendo a punto anche una missione autonoma diretta verso l’asteroide e sta lavorando a un nuovo modello di business.
L’Agenzia spaziale europea sta studiando due concetti di missione. La prima è Rapid Apophis Mission for Space Safety (Ramses) basata sulla missione Hera, il cui lancio è previsto entro la fine dell’anno. La seconda in programma, un cubesat denominato Satis, sarebbe più economica da sviluppare ma comporterebbe rischi più elevati.
Un tema comune per i concetti di missione discussi durante l’incontro ha riguardato la difficoltà nel recuperare i finanziamenti necessari. La Nasa ha dichiarato di avere un budget limitato per i progetti di scienza planetaria e di conseguenza non può accogliere nuove missioni.
Anche l’Agenzia spaziale europea sta affrontando il medesimo problema per la ricerca di fondi per Ramses. In questo caso l’acquisizione dei componenti necessari per lo sviluppo del veicolo spaziale dovrebbe avvenire prima della Ministeriale del 2025, quando dovrebbero essere approvati i budget per la missione.
Immagine in apertura: rappresentazione artistica del Blue Ring di Blue Origin. Crediti: Blue Origin