Persa la corsa verso la Luna per un’anomalia, Peregrine concluderà il suo sfortunato viaggio rientrando e bruciando in atmosfera terrestre nei prossimi giorni. Lo afferma l’azienda Astrobotic, il cui lander lunare privato era partito l’8 gennaio con l’obiettivo di un atterraggio morbido sulla Luna il 23 febbraio. Poco dopo il lancio, Peregrine ha subìto però una perdita di carburante che ha reso impossibile, neanche con uno schianto, il raggiungimento della sua meta.
Nonostante il guasto, il team di Astrobotic è riuscito comunque a rendere operativi alcuni esperimenti scientifici che trasporta per Nasa e altre agenzie spaziali, rendendo così meno amaro l’insuccesso.
Ora, l’ultima valutazione dell’azienda mostra che la sonda in avaria sarebbe in rotta verso la Terra. Nasa ha quindi raccomandato ad Astrobotic di lasciare che la navicella bruci durante il rientro nell’atmosfera terrestre, che avverrà il 18 gennaio secondo analisti indipendenti. Peregrine utilizzerà dunque il propellente rimanente per mantenere il suo assetto ed eseguire piccole manovre fino alla fine della missione.
Una perdita preventivamente pesata da Nasa, la cui strategia attuale è affidare ad aziende private il trasporto verso la Luna dei propri esperimenti, pagando così molto meno ma rischiando di più.
Il prossimo viaggio lunare per Nasa sarà effettuato dal lander privato Nova-C che l’azienda Intuitive Machines lancerà a febbraio. A novembre, invece, Astrobotic ci riproverà con il lander Griffin che trasporterà il rover Viper di Nasa al polo sud lunare.